Buonasera amici lettori!
Sono di nuovo qui oggi a parlarvi del prossimo esordiente.
Abbiamo già conosciuto questo autore in una recente intervista su questo blog (la numero 4 se non erro).
Ho letto questo libro in pochissimo.
Si tratta di una rivisitazione elfica dei promessi sposi scritta, secondo me, per avvicinare i bambini ad un classico della letteratura italiana.
La trasposizione nella dimensione elfica l'ho trovata azzeccata e di facile comprensione.
Il linguaggio usato é semplice ed adatto al pubblico al quale é destinato.
Nonostante sia una rivisitazione di un romanzo che il piú degli studenti italiani ha odiato almeno una volta nella vita, trovo che sia reso decisamente piacevole e meno pomposo. Se a scuola mi avessero chiesto di studiare questo anziché quello, lo avrei fatto con molto piacere e lo avrei amato.
Fantastiche le illustrazioni e mi è dispiaciuto trovarne così poche! I disegni sono belli, chiari e (da quel che ho visto su fb- perchè la versione inviatami le presenta in bianco e nero) molto colorati, con toni freschi e non troppo appariscenti.
Mi è piaciuto moltissimo quel che l'autore ha voluto specificare alla fine, del litigio tra i protagonisti: questo insegna ai bambini che l'amore è fatto di dialogo, anche in caso di divergenze, e di compromessi..che non è tutto rose e fiori come si legge nelle fiabe insomma..
Faccio i miei complimenti a Daniele, perchè ha saputo dar nuova vita ad una storia classica della letteratura italiana in un modo eccellente!
È una pessima parodia che rischia di confondere i ragazzi in futuro. Boccio tutto fatta eccezione per i disegni, davvero molto belli e professionali...chissà perché Bello ne ha messi pochi pochi....forse perché sono di una professionista e lui egocentrico come è....evita il confronto. Ma poi sto tizio di suo non sa scrivere nulla? fa solo parodie e storielle scopiazzate qua e là....non abbiamo bisogno di finti scrittori.
RispondiEliminaTrovo che insultare così sia davvero poco carino. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, se fatto con rispetto.
RispondiEliminaI finti scrittori sono ben altri, posso assicurarglielo, caro anonimo.
scrittore: chi scrive opere con intento artistico; chi si dedica all’attività letteraria: scrittore di romanzi, di commedie; gli scrittori italiani dell’Ottocento; scrittore arguto, monotono, serio, brillante ecc., con riferimento al contenuto, al tono, alla qualità dei suoi scritti. Chi si dedica a copiare le opere altrui come si chiama? oggi ha ricominciato con re Artù....anche le immagini sono copiate dal web...il mio intento non è quello di offendere....semplicemente dare il nome giusto a queste persone invasate e senza contatto con la realtà.
RispondiEliminaE allora un cantante che realizza una cover di un altro artista non può definirsi tale? Quella di daniele non è un'opera copiata, bensí reinterpretata, rivista in una chiave piú attuale, resa piú alla portata dei bambini che, leggendo di un mondo diverso da quello che può essere l'originale (monotono e palloso -parere personale-), sono piú invogliati a leggere un classico della nostra letteratura.
RispondiEliminaTutti i parametri secondo i quali è stato scritto, riscritto, reinterpretato, scelga lei il termine che piú l'aggrada, sono senza dubbio apprezzabili e originali.
Poi ognuno è libero di avere il proprio pensiero, ripeto nei limiti del rispetto altrui.
Concordo con Simona. Definire l'autore un invasato mi sembra eccessivo e fuori luogo. Non ho ancora letto il libro di Bello, ma l'ho avuto tra le mani. Concordo sulla bellezza delle immagini. Per quanto riguarda l'idea credo che sia un ottimo modo di avvicinare i più piccoli ai classici portanti della nostra letteratura. E già per questo motivo Bello merita il nostro rispetto.
RispondiEliminaEvviva la solidarietà tra "colleghi"! Qualcuno sa spiegarmi perché sto tizio continua a pubblicare racconti ed immagini scopiazzati entrambi dal web.....ora insiste con Re Artu'.....e casualmente nessuno gli mette un like? E con questo vi saluto....non ho più tempo da perdere
RispondiEliminaVolesse il cielo!
RispondiEliminaOnestamente diffido sempre dei pareri anonimi
RispondiEliminaL'anonimato, caro alessandro, è sinonimo di codardia. Mi trovi perfettamente d'accordo!
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