..ma a me piace anche il cinema..

sabato 31 dicembre 2016

Auguri di buon anno!

Buongiorno amici lettori,
Vi chiedo scusa se sono stata un po' latitante in questo ultimo periodo ma ho avuto davvero un mucchio di cose da fare e la lettura ne ha risentito parecchio.
Sono qui oggi per farvi gli auguri per capodanno.. chi mi conosce sà perfettamente che i miei sono sempre strati auguri un po' particolari, ed anche quest'anno non mi smentirò!
Auguro a tutti i miei lettori un anno pieno di belle recensioni: vorrebbe dire molti bei libri da leggere per me.
Auguro ai miei amici tutta la gioia che la vita può regalare.
Auguro ai miei nemici un po' di gastrite ogni volta che parleranno male di me.
Auguro agli scrittori che mi seguono un anno ricco di dediche e firme sui propri libri.
Auguro ai lettori che mi seguono di leggere tanto e tanti libri di qualità (io cercherò di darvi consigli di lettura).
Agli uomini ed alle donne lontani auguro gioia nei piccoli attimi, che l'amore dei propri cari possa giungere loro in ogni angolo del mondo.
Al mondo auguro la pace, che nasce dai piccoli gesti che ognuno di noi compie quotidianamente.
Ai bambini auguro sogni grandi da realizzare con l'aiuto di chi li ama.
Ai grandi auguro di tornare un po' bambini per scoprire che quello che gli manca è sempre stato dentro di loro.
A tutte le persone troppo razionali come me auguro spensieratezza ed un po' di pazzia (io sono razionale ma abbastanza pazza, quindi a me solo spensieratezza).
Auguri a te che non hai mai smesso di credere nella vita, che essa possa sorriderti sempre ed a chi vacilla auguro fede nella vita stessa, perchè nonostante tutto è bella e vale la pena viverla.
Auguro parole ai poeti, note ai musicisti e sogni ai sognatori.
Auguro una carezza a chi è stato cattivo con il prossimo perchè, spesso, l'amore può risolvere i conflitti.
A tutti voi, con tutto il mio cuore, auguro un anno diverso, che sia l'anno della svolta, l'anno del riscatto, l'anno della rivincita, ma soprattutto, che sia un anno pieno di amore (sotto tutte le sue sembianze).
Buon 2017!

giovedì 22 dicembre 2016

Biancaneve zombie - di Elena Mandolini

Buonasera amici!
Ho appena terminato questo romanzo che tanto si discosta dalle mie abituali letture, questo perchè si tratta di un Horror/romantico.
Devo ammettere che la prima scena dopo il risveglio di Biancaneve mi ha lasciata a bocca aperta. Sì, perchè la storia parla del "dopo", di quando il feretro in cui i nanetti avevano deposto la ragazza viene lasciato vuoto nel bosco.
La storia é scritta bene ed in modo corretto e ben dosato in descrizioni e dialoghi. I personaggi sono ben delineati e ben inquadrati nei propri ruoli. I nuovi protagonisti, anche quelli marginali, non vengono lasciati in sospeso e hanno una parte nel racconto ben definita, quelli che già conosciamo, invece, avranno dei destini diversi da quelli che chiunque si aspetti.
La trama si evolve gradualmente lasciando emergere varie sfaccettature di una storia nuova ed avvincente. Le scene, spesso macabre ad alti livelli (stile "the walking dead") non lasciano nulla all'immaginazione.
Personalmente non è un genere che amo, io sono più il tipo da amore romantico più che da amore insanguinato, ma nonostante tutto trovo che si tratti di una storia originale ed interessante, una visione diversa del "e vissero felici e contenti".
Grazie Elena per avermi fatto leggere il tuo lavoro!

Velluto - di Simona Carlini

Buongiorno lettori!
Fuori c'è il sole, ma fa un freddo cane qui nella bella Torino, quindi ho preferito stare al calduccio a leggere.
Quest'oggi vi parlerò di una nuova esordiente che mi ha contattata di recente per farmi leggere il suo lavoro.
Ho letto velocemente questo libro perchè scorre bene e si fa leggere volentieri.
Si tratta di una storia molto originale dalle sfaccettature che mi hanno fatto pensare a diversi libri che ho letto: Hunger Games, Divergent, Buffy (si, lo so, non è un libro!) e Flash Forward.
La scrittura è fluida e corretta e le descrizioni, più tendenti all'azione, lo rendono un libro avvincente.
Il ritmo è vario:in alcuni momenti sono molto presenti i dialoghi, in altri non se ne vede l'ombra, ma quando ci sono risultano fitti, verosimili e mai noiosi.
È bello che vengano narrati fatti che si discostano dalla realtá della protagonista con un netto stacco, sono descritti in capitoli a sé stanti, senza interferire nella storia come invece accade in altri romanzi che ho letto, infatti qui troviamo un elevato numero di capitoli rispetto alla lunghezza del libro stesso.
I colpi di scena non mancano sicuramente e questo aiuta a tenere sempre attento il lettore.
Bella ed originale l'idea di inserire le coordinate quando, all'inizio di alcuni capitoli, ci si trova in un altro posto rispetto al precedente.
In questo volume trova spazio anche l'amore, che non viene nè sottovalutato, nè messo in ombra. Un amore visto sotto tanti punti di vista: quello tra amici, familiari ed innamorati, in un miscuglio tra diverse realtà che si compenetrano e si completano.
Alla fine nulla è realmente come sembra...o forse si?!
Il finale a me ha fatto pensare che magari può esserci un seguito all'orizzonte e lo spero vivamente.
Si tratta di un romanzo di cui consiglio la lettura e ringrazio Simona per avermi resa partecipe di questa avventura.

mercoledì 21 dicembre 2016

Portali - di Mariano Lodato

Buongiorno amici lettori,
quest'oggi, come promesso, sono qui a dire la mia sul secondo volume di questa saga.
Ci ho messo davvero poco a finire questa storia.
Il ritmo narrativo risulta assai lento per una buona parte del libro (ma credo sia stata una scelta voluta e necessaria, altrimenti il lettore non avrebbe potuto capire tutti i vari risvolti successivi), che poi si anima rivelando nuove sfaccettature e colpi di scena di una trama molto intricata, frutto di un accurato lavoro di ricerca e abilità nell'incastrare tutti i tasselli in modo perfetto.
La scrittura è corretta e studiata nei minimi particolari, i personaggi sono chiari e completi.
Mi hanno un po' dato fastidio, nella lettura, i vari racconti di storie e ricordi inseriti nella narrazione senza uno stacco e, a volte, nel bel mezzo di una conversazione.
È molto descrittivo, credo sia questo a farlo risultare lento all'inizio, riguardo a storie, luoghi e personaggi.
Mi è molto piaciuto il modo di chiudere, lasciando il finale aperto, in modo eccellente.
Che dire, riconfermo il mio pensiero su questo scrittore emergente e vi consiglio i suoi libri. Personalmente resto in attesa del terzo volume perchè sono davvero curiosa di conoscere l'evoluzione della trama.
In bocca al lupo e non lasciarci troppo sulle spine caro Mariano!

lunedì 19 dicembre 2016

Equilibri - di Mariano Lodato

Buonasera amici,
quest'oggi vi parlerò del primo libro di un altro esordiente (domani comincio il secondo).
Si tratta di una storia assai originale, i cui contenuti si scontrano e si fondono con la fede cattolica, spiegando il tutto dal punto di vista dell'autore.
Partirò con le cose che mi son piaciute:come detto, si tratta di una storia originale e ben strutturata. L'eterna lotta tra bene e male, tra luce ed ombra, tra inferno e paradiso è espressa in modo concreto.
All'interno della trama sono nascosti concetti morali molto marcati: la ricerca della verità (intesa nel suo aspetto interiore e più profondo), la possibilità di redenzione e di poter esercitare il libero arbitrio quale dono più grande fatto all'essere umano dal creatore.
Si tratta di un lavoro molto studiato sotto tutti i punti di vista.
La lettura in sè per sè mi è piaciuta, soprattutto per la storia ed il suo evolversi e, alla fine, tutti i tasselli del puzzle vanno al loro posto, preparando il lettore a quello che sarà il secondo capitolo di questa saga.
Passiamo ai punti "no". Questa volta ho deciso di dividere in due la mia recensione proprio perchè, seppure il libro mi sia piaciuto molto per certi versi, per certi altri non è stato così, ma questi motivi sono prettamente basati su gusti personali.
Dunque: la narrazione è lenta e a tratti molto complicata nel linguaggio e nel modo di descrivere luoghi e situazioni, descrizioni che sono lunghe e parecchio articolate.
Non ho apprezzato l'uso spropositato e molto ripetitivo della parola "ciò", parola che personalmente non sopporto, ho proprio una repulsione nei suoi confronti, ma non ne conosco neanche il motivo.
In alcuni momenti mi è sembrato di leggere la sceneggiatura di 300, in altri quella di gomorra (il telefilm) e questo mi ha fatto sorridere sebbene le vicende narrate non avevano nulla che permettesse di farlo.
Detto questo, domani spero di riuscire a leggere il secondo libro perchè la storia mi ha incuriosita e non vedo l'ora di continuare questa avventura.
Grazie Mariano per avermi dato la possibilità di leggere il tuo lavoro, appuntamento a domani (massimo dopodomani spero) per il secondo volume: Portali.

giovedì 15 dicembre 2016

Oltre i confini (la trilogia completa) - di Noemi Gastaldi

Buonasera amici sognatori!
Oggi vi parlerò di una breve trilogia che mi è stata inviata dall'autrice un paio di settimane fa.
Ci ho impiegato davvero poco per leggerlo e devo dire che mi è piaciuto.
La scrittura è fresca e corretta, i dialoghi sono ben dosati e sono verosimili. I personaggi sono un po' troppi per i miei gusti, ma hanno i giusti spazi e non si fa confusione leggendo di loro, sono ben delineati e i loro ruolisono chiari.
La trama è molto bella e viene sviluppata gradualmente attraverso i volumi. Il ritmo non è eccessivamente rapido nè lento e tiene accesa l'attenzione del lettore.
Mi è piaciuto molto l'inserimento, qua e là, di illustrazioni fatte a matita, che spezzano un po' dal narrato: non sono opere troppo elaborate, ma fanno comunque immaginare quel che sta accadendo nel racconto, le ho trovate piacevoli.
Si tratta di un libro (3 in 1) che ti trasporta in quello che possiamo definire un altro mondo, fatto di spiriti, che convive con il nostro.
Personalmente sono sempre stata attratta da storie del genere, in cui la lotta tra bene e male è sempre presente contornata da mistero e particolari percezioni della realtà.
Ho apprezzato molto anche gli appunti lasciati dall'autrice alla fine del terzo volume che chiariscono, al lettore, alcuni concetti che ha voluto inserire nel suo lavoro, nonchè le motivazioni ad alcune sue scelte.
Ringrazio Noemi per avermi dato la possibilità di leggere il suo lavoro e le faccio un grande in bocca al lupo per il futuro.

lunedì 12 dicembre 2016

Fahryon, Il suono sacro di Arjiam - parte prima - di Daniela Lojarro

Buonasera amici lettori,
lo so che sono stata un po' assente in questo periodo, ma per impegni familiari non ho potuto proprio leggere. 
Oggi, finalmente ferma e tranquilla, ho ricominciato a snellire la mia lista di lettura.
Ho cominciato con questo romanzo che l'autrice mi ha inviato un paio di settimane fa.
Cominciamo!
Ho impiegato molto tempo per terminare questo piccolo volume ed il motivo è che si tratta di un libro molto complesso. La complessità della scrittura si nota già dalle prime pagine, nelle quali il linguaggio usato è già altisonante (così ho scritto nei miei appunti) ed il ritmo risulta piuttosto lento, nonchè troppo descrittivo in merito a luoghi e situazioni (lo sapete che non amo particolarmente le descrizioni lunghe e complicate).
Ho faticato non poco a ricordare i nomi dei personaggi (nomi molto complicati, alcuni ho faticato anche a pronunciarli) e dei luoghi. Spesso i dialoghi sono ricchi di puntini di sospensione, che non gradisco molto (gusti personali) e molte volte ho dovuto rileggere pagine intere per capire quanti personaggi fossero in campo e, cito nuovamente i miei appunti, gli strani nomi non facilitano l'individuazione del chi e del come.
Detto questo, trovo che la trama sia interessante e ben strutturata nonostante non sia di facile comprensione, ma questo magari è un limite mio.
La storia ha un grande potenziale, questo è innegabile.
Grazie Daniela per avermi dato la possibilità di leggere il tuo lavoro e in bocca al lupo!

mercoledì 30 novembre 2016

Orpheus - di Diana Mistera

Buongiorno amici lettori!
Ultimamente ho un po' di problemi di salute e sto leggendo meno.
Quest'oggi vi parlerò di un romanzo che mi è stato inviato qualche giorno fa da Diana, che abbiamo conosciuto in una recente intervista su questo blog.
Cosa ne penso? Partiamo subito!
Ho trovato il ritmo di narrazione molto lento e la trama non è chiara fino a tre quarti di libro. All'inizio sembra un romanzo rosa, con uno, forse due accenni a sogni strani della protagonista. Dopo più di cento pagine il romanzo cambia genere e diventa un fantasy, ma solo sotto alcuni aspetti.
Ho trovato parecchi errori di battitura, ma suppongo non mi sia stata inviata la copia che poi è andata in stampa.
Mi è piaciuto il modo che ha l'autrice di passare dal punto di vista di lui a quello di lei, fatto in modo sottile perchè i personaggi non parlano in prima persona.
I dialoghi passano dall'essere semplici e freschi, ad una pomposità inverosimile con frasi un po' troppo filosofeggianti (ma credo sia dovuto al lato gotico presente nel romanzo).
I personaggi sono chiari caratterialmente, ma non è chiaro il loro ruolo nella storia, neanche quello della protagonista (dare un accenno a questa profezia sarebbe stato utile a mio avviso).
La trama è quella di un lungo capitolo introduttivo alla storia vera e propria che verrà con i volumi successivi, in cui credo che le parti saranno ben delineate e nettamente più marcate.
Faccio il mio in bocca al lupo a Diana, curiosa di capire come si evolveranno i fatti!


venerdì 25 novembre 2016

La giostra delle memorie - di Eva Sanmartino

Buongiorno amici lettori!
Oggi vi parlerò di una nuova esordiente che ha pubblicato il suo libro molto di recente.
Quando l'autrice mi ha inviato il suo libro mi ha molto incuriosita ed ora che ho terminato la lettura posso dire che la mia curiosità aveva un senso.
Si tratta di un libro scritto molto bene, corretto e lineare.
Il ritmo della narrazione è lento, ma non in modo noioso, credo sia necessario per una storia del genere.
Ho trovato interessante la trama e il modo in cui si arriva alla conclusione della storia è molto particolare.
I personaggi sono chiari, quasi reali nei modi di fare, di parlare e di esporsi.
Questo libro, oltre ai fatti narrati in sè per sè, parla di ben altro secondo me: parla di quanto sia importante seguire il proprio istinto, di quanto sia vitale non farsi abbattere dagli avvenimenti che ci accadono intorno, di quanto sia importante che la verità venga a galla sempre e che dobbiamo credere in noi stessi.
L'attenzione del lettore viene catturata più volte da colpi di scena e quasi ci si affeziona alla presenza di Nada come fosse un personaggio in carne ed ossa.
Si tratta di un genere che non leggo molto ma che, in casi come questo, mi affascina.
Un buon lavoro da leggere sicuramente.
Grazie ad Eva per avermi dato la possibilità di leggere
il suo lavoro ed in bocca al lupo per il futuro!

giovedì 24 novembre 2016

Se potessi rivederti - di Marc Levy

Buonasera amici lettori!
Quest'oggi una lunga attesa mi ha dato la possibilità di leggere questo libro.
Si tratta del seguito di "se solo fosse vero".
La scrittura è chiara, corretta, senza troppi fronzoli o paroloni. I dialoghi sono verosimili e ben dosati.
Ho trovato la narrazione un po' lenta rispetto al primo volume, soprattutto all'inizio.
Si tratta di una storia romantica che in sè per sè è molto bella.
I personaggi secondari prendono forma, al contrario del primo libro, e i retroscena delle loro vite vengono a galla e nessuno di loro viene trascurato, i loro destini poi vengono tutti puntualizzati alla fine.
Non mi è piaciuto il continuo passare da un soggetto all'altro nella narrazione degli eventi, stacchi troppo repentini, a volte le vicende narrate per ogni singolo protagonista durano solo dieci righe.
L'autore ha puntato sull'innovazione, ma non sempre questa è gradita, da parte mia non lo è.
Passata la prima parte un po' noiosa della storia, questa prende finalmente forma e la narrazione diventa interessante agli occhi del lettore, che è curioso di sapere cosa accadrà.
Questo libro mi è piaciuto o no allora?
Si... ma non come avrei voluto, non come mi aspettavo, non quanto il primo.
Leggerò ancora di questo autore, questo è sicuro: il suo modo di esporre il romanticismo è fantasticamente dolce, tutti dovrebbero imparare a farlo...

mercoledì 23 novembre 2016

E se... - di Eliana Ciccopiedi

Buonasera amici!
Purtroppo nell'ultimo periodo non sono stata bene e quindi sono andata un po' a rilento con le letture.
Quest'oggi, però, ho terminato un libro che mi era stato mandato dall'autrice qualche giorno fa.
Si tratta di un romanzo rosa (come vedete cerco di spaziare nei vari generi) che racconta una storia semplice e complicata.
Comincerò col dire cosa mi è piaciuto: la trama. Si tratta di un viaggio che i personaggi fanno alla scoperta di loro stessi, si mettono in gioco, crescono psicologicamente e si scoprono diversi da quelli che credevano di essere. Sotto molti punti di vista i protagonisti sono chiari e ben delineati e lasciano trasparire tutta la loro essenza.
La scrittura è corretta e scorre bene (a parte alcuni piccoli errori di battitura) ma, nonostante questo, in alcuni momenti risulta un po' pesante: questo perchè i dialoghi sono molti, a volte troppo lunghi.
Ho fatto, talvolta, un po' di confusione in quanto non riuscivo a capire bene chi diceva cosa, il motivo è che, spesse volte, i dialoghi sono interpretati solo da lui e lei, non nel senso di Elena e Leonardo, ma solo "lui" e "lei", a volte "lui" e "lui", questo crea, a volte, un certo disagio. Nulla di insormontabile comunque, basta rileggere il paragrafo (ma a qualcuno la cosa può infastidire: non tutti sono Simona!).
La storia comunque è bella, anche se parte un po' lenta poi si anima più avanti.
Si tratta di un romanzo romantico e piacevole, su questo non ci son dubbi.
Vi ho incuriositi? Bene!
Ringrazio Eliana per avermi dato la possibilità di leggerlo.

intervista lettore/scrittore #14 Diana Mistera

Buongiorno amici lettori!
Dopo un breve periodo di assenza, la rubrica delle interviste ritorna!
Oggi scopriremo insieme una nuova amica, una nuova autrice ed una nuova lettrice. Chi sarà mai?! Scopriamolo insieme!!!

Diana Mistera
nome 
Diana Mistera
sei un lettore o un autore?
Autore  e lettore.
Quali sono le tue letture preferite?
Leggo un po' di tutto, basta che sia scritto bene anche se il mio genere preferito é il gotico.
Quale genere scrivi?
Scrivo gothic/fantasy
Quando hai iniziato a scrivere?
Scrivo da tanto. Iniziai a 12 anni a scrivere storie brevi e a 14 anni molti miei racconti brevi sono stati pubblicati nella fanzine Moonbase, creata dal gruppo degli Alphaville, si proprio loro, quelli di Big In Japan e Forever Young. Gli Alphaville, in patticolare Marian Gold il cantante, ha sempre supportato la creativitá dei fans sia letteraria che musicale. La fanzine usciva ogni 3 mesi ed era una fanzine internazionale, quindi scrivevo in inglese. Col tempo le cose sono cambiate, la fanzine ha smesso di essere pubblicata con l'arrivo dell'epoca digitale, ma io ho continuato a scrivere. Mi sono appassionata alla poesia. Solo con il mio trasferimento in Finlandia, nel 2003, ho ripreso in mano i miei racconti brevi per poi  arrivare ad Orpheus, il mio primo , vero romanzo, che è comunque una trilogia, e come tale diviso in 3 libri.
Cosa ti ha spinto a mettere nero su bianco  i tuoi pensieri?
Orpheus era una storia che avevo in mente da tempo. Amo moltissimo il mito di Orfeo e fin dall'epoca del Liceo, quando lo dovevo tradurre dal latino, ho sempre alimentato questo mio sogno. Come lo scriverei io Orfeo in chiave moderna? So che molti autori anche conosciuti si sono dilettati in questa impresa. Orfeo è per alcuni autori quello che Icarus è per alcuni poeti, devi scrivere qualcosa su di loro, un omaggio, una tua visione...così ha latitato a lungo nella mia mente, poi un giorno, parlando con colui che poi è diventato il volto del mio Orpheus, all'improvviso mi si srotolò tutto il plot, per quanto amassi conversare con lui, non vedevo l'ora di tornare a casa, mettermi davanti al computer e iniziare a scrivere tutto il plot, passai il resto della notte a scrivere, ma la mattina lo scheletro della storia era pronto...dovevo solo cominciare a costruire tutto il corpo intorno.
Parlami del tuo libro preferito (che hai letto) e perché ti è piaciuto tanto
Ne ho molti di libri preferiti ma quello che mi ha cambiato letteralmente é stato il Ritratto di Dorian Grey di Osacr Wilde prima e Memnoch il Diavolo, di Anne Rice poi.
 Il Ritratto di Dorian Grey lo amo perché amo Oscar Wilde, il suo stile, e amo la psicologia che vi ho trovato all'interno. Nel periodo in cui lessi questo libro stavo anche iniziando ad interessarmi alla psicologia ed alla parapsicologia. Amavo ed amo Jung piú   di Freud, e stavo costruendo la donna adulta che sono diventata oggi. Vi riscontrai nel ritratto di Dorian Grey quello che Jung chiama “l'ombra” . Ognuno di noi ce l'ha e   l'ombra è un elemento della nostra psiche che quando ti appare nei sogni, ad esempio, ti spaventa da morire, perché racchiude tutto il male, la cattiveria, la parte oscura di ogni individuo, e siccome io sono una persona che amo scavare nella mia oscurità , amo scavare dentro di me, amo affrontare tutto quello che la mia psiche affronta, trovai il Ritratto di Dorian Grey un esempio perfetto della descrizione    dell'ombra, intesa da Jung. Poi, Oscar Wilde era un genio.
Tutti i miei racconti ed anche alcune poesie, sono nate da dei sogni che io appunto in      un diario che ancora oggi scrivo, persino molte parti di Orpheus sono state create in sogno, per questo, leggere e sapere interpretare i miei sogni, capire la mia ombra e conviverci, abbracciarla, senza essere spaventata a morte, è fondamentale sia per me come persona che per me come autrice.
Per quanto riguarda Memnoch il Diavolo di Anne Rice, ecco questo mi ha fatto capire che non ero da sola a pensare che le due forze che comunemente chiamiamo Diavolo e Dio, collaborano, che non può esistere l'una senza l'altra. Appare il Diavolo, dice di volere Lestat come suo Principe, di aver bisogno del suo aiuto per portare avanti la sua missione e battere Dio. “Memnoch il Diavolo” introduce la sua concezione del mondo della sua creazione.
Ecco quindi che Dio appare come un’entità alla ricerca delle proprie origini. Ha creato il mondo per osservarne l’evoluzione e risalire alla sua nascita. Uno solo tra gli angeli osò      sfidarlo, Memnoch, il Diavolo, l’Accusatore. Egli ebbe il coraggio di pararsi davanti a Dio   e chiedere la verità: prima la scimmia, poi l’uomo ed infine verranno gli angeli.    
Lestat, in questo suo viaggio, mi ha fatto innamorare di lui ancor di più, quindi Lestat é il mio personaggio preferito, ed amando la Rice profondamente; Lestat     posso dire che sia, il “Bisnonno” del mio Orpheus.
Qual è il tuo personaggio preferito in assoluto? Perché?
Lestat come ho detto. Lui è il ribelle, lui è il libertino spudorato, lui si è ritrovato vampiro senza che lo avesse chiesto, e sempre lui ha avuto la faccia tosta di sfidare tutti, Padre e Madre di tutti i vampiri compresi. Lestat che con la sua musica, il suo carisma ha portato l'essere vampiro alla luce sfidando la segretezza in cui tutti i vampiri avevano vissuto fino al suo arrivo. Lestat che affronta il suo lato oscuro, il suo essere dannato, ogni singola notte e combatte con questo suo essere  in ogni singolo momento della sua eternità. Lo amo.
Parlami del tuo lavoro di autore e delle tue opere
Orpheus appunto nasce da un sogno che ho coltivato e tenuto vivo dalla prima volta che lessi la storia di Orfeo ed Euridice.  La partenza è stata questa, poi cercando notizie per la costruzione dei miei personaggi  in giro per il web, ho trovato molte informazioni su Orfeo e l'Orfeismo che ignoravo e che mi hanno poi ispirato e guidato nella costruzione sia dei personaggi che della storia di per se, allontanandosi dalla storia originale di Ovidio.
Orpheus è una rockstar  che porta dentro di se un lato oscuro molto forte ed un passato da massone all'interno di un ordine dedicato ad un demone molto potente che vuole uscire dalla sua prigione. Orpheus riesce ad uscire sia dal giro vizioso in cui il mondo della rockstar lo ha portato fatto di alcol e droga,  che della setta massonica, fatto di sacrifici di sangue, grazie anche all'amico Sami, ma non senza conseguenze.
Geena, appartiene ad una famiglia di potenti streghe di antiche origini. Fin da piccola è perseguitata da un incubo, che torna prepotentemente ad alloggiare le sue notti dopo l'inaspettato incontro con il carismatico Orpheus. Grazie a lui Geena si riunirà alla madre che non vede da dieci anni. Scoprirà di essere l'unica sopravvissuta di un parto gemellare e che sulla sua testa pende un'antica profezia legata al bracciale, al libro di poesie, ricevuti in eredità dalla nonna, e ad Orpheus.
Orpheus è il primo volume di una trilogia, in cui l'elemento fantasy, mistico e gotico va aumentando con il proseguire della storia. Ho voluto procedere a strati. Il secondo volume della storia intitolato “Il demone dello Specchio” è già uscito come self publish ma l'ho ritirato dal commercio nel momento in cui ho firmato il contratto con Lettere Animate, il terzo volume della storia “ La maledizione di Caino ed Abele” ( titolo provvisorio) è in lavorazione anche se è scritto e finito, necessita di alcune modifiche perché rispetto a come avevo pensato la storia inizialmente , il plot è un po' cambiato e  si sono aggiunti elementi che vanno approfonditi.
Soffrendo come tutti del blocco dello scrittore mi sono presa una pausa da Orpheus e su wattpadd ho iniziato uno spin off , sempre dedicato alla saga.
Oltre a questo scrivo poesie, e in Finlandia sono pubblicata in diverse antologie con altri poeti, da case editrici nazionali; quindi, soprattutto in Estate partecipo a festival culturali, readings e sono spesso ospite in eventi piuttosto grandi. Scrivo in inglese e italiano, non sono ancora sufficientemente brava per scrivere in finlandese e sono quindi aiutata da traduttori che sono loro stessi poeti finlandesi conosciuti.
Quanto della tua personalità c’è nei tuoi personaggi?
Nei miei personaggi c'è molto della mia personalità. Geena ad esempio è molto me come Orpheus è piuttosto vicino , come carattere, a colui che gli ha prestato il volto ed il corpo.
Amo osservare le persone, amo ascoltarle, e loro amano parlare con me. Quasi tutti i caratteri che trovate nel libro sono stati ispirati da persone che conosco bene, esistono.
Amo esprimere me stessa nei miei personaggi, credo che sia una parte fondamentale dello scrivere, un  modo anche per conoscersi. Nel processo della creazione dei personaggi credo sia fondamentale immettere la propria personalità, a me viene automatico e richiede comunque una profonda conoscenza di se stessi, cosa che io ho . Un giorno ad un corso di aggiornamento qui in Finlandia, per il lavoro fu distribuito un test: quanto conosciamo noi stessi? Ecco il mio risultato fu 90%. Lo psicologo stesso rimase sorpreso, gli altri non superarono il 70%. Mi chiese come era possibile...gli dissi...me lo dica lei..il test non mente...
Come ho detto in precedenza sono andata a fondo della mia personalità ed ancora ci sono lati di me che devo accettare e scoprire.  La scrittura per me è terapeutica.
I personaggi rispecchiano le personalità di altre persone che conosci?
Si. Se escludiamo Samyaza, l'angelo caduto, che incontrerete nel secondo volume e Nemoch, il demone senza volto, anche lui lo incontrerete nel secondo volume, tutti gli altri personaggi sono persone che conosco, che sono state nella mia vita e alcune lo sono ancora.
Vuoi condividere con me il link  per acquistare il tuo libro?
presto disponibile anche la versione ebook e presto disponibile anche su Amazon.
Invieresti a un blogger il tuo lavoro per una recensione?
Si, Anzi approfitto della domanda e vi lascio la mia email, se siete interessati scrivetemi, sarò ben felice di mandarvi il libro per una recensione
Se si, se il tuo lavoro non piacesse al blogger e scrivesse una cattiva recensione, come la prenderesti?
Sono consapevole che il libro non può piacere a tutti, è normale; siamo esseri umani e come tali siamo diversi gli uni dagli altri. L'importante è non offendere . Io stessa recensisco libri e credo sia fondamentale per un autore ricevere commenti costruttivi. L'autore ci mette l'anima in quello che fa, o almeno per me è così; e questo va rispettato. Sono anche dell'opinione che la scrittura come ogni arte creativa sia un elemento in continuo evolversi. Orpheus è una seconda edizione io stessa ho ricorretto e cancellato interi passi del libro per questa seconda edizione.  Essendo una seconda edizione ho ricevuto recensioni alla prima,  e sono state tutte costruttive, anche e soprattutto, quelle a tre stelle. Grazie anche a queste recensioni, questa seconda edizione è davvero scritta e costruita meglio.
Quanto conta per te la copertina di un libro?
È fondamentale perché è la prima cosa che colpisce l'occhio del potenziale lettore che non conosce l'autore del libro che tiene in mano. Altra cosa fondamentale è la quarta di copertina. Quella fa si che il potenziale lettore prenda il libro e vada alla cassa oppure lo lasci sullo scaffale.
Quanto incide il genere sulle vendite?
Incide molto. Sono consapevole che il genere che scrivo io, per i lettori italiani non sia un genere che interessa molto. Ma ci sono persone che amano il gothic/fantasy anche in Italia e spero che leggano Orpheus e si appassionino alla storia.
Sto preparando una versione in lingua inglese perché so, anche per delle ricerche di mercato che ho fatto, che  Orpheus ha molte più possibilità di essere letto all'estero; soprattutto, da colui che gli ha prestato il volto ed il corpo. ;)
Ci sono autori italiani che ti piacciono? Perché?
Purtroppo non ho autori italiani preferiti, non che sono in vita. Mi piacciono molto però i libri di Valerio La Martire, Daisy Franchetto  e Francesca Pace
Hai qualche titolo da consigliare ai lettori di questo blog?
La saga Nephilim di Valerio La Martire
La Hybrid Saga di Francecsa Pace
La saga di  Lunar di Daisy Franchetto
Consiglierei anche per gli amanti del genere di leggere “I diari della famiglia Dracula, la storia mai raccontata” , di Jeanne Kalogridis
La saga Fallen di Kate Lauren e tanti altri,  ne avrei una valanga, ma mi fermo qui :)

Grazie per avermi ospitata.

Grazie a te Diana! Sei una persona davvero interessante!
Se qualcuno avesse domande da rivolgere alla nostra nuova amica non esiti a farlo nei commenti!




giovedì 17 novembre 2016

Come un'isola - di Monika M.

Buonasera amici,
oggi vi parlerò del lavoro di una nuova esordiente. Monika mi ha mandato il suo libro qualche giorno fa e per impegni familiari non ho potuto leggerlo prima di oggi.
Si tratta di un breve romanzo che non so bene in quale genere collocare:un po' fantascientifico, un po' romantico, un po' psicologico, un po' di tutto.
È scritto in maniera abbastanza corretta, i protagonisti  sono chiari e delineati, seppure con i loro alti e bassi.
All'inizio lei contatta lui per una ragione specifica, ricordare chi era in una vita precedente attrverso il  dolore, per lo più mentale (secondo me) in una donna affetta dalla sindrome di stoccolma.
Ho trovato l'uso spropositato di puntini di sospensione un po' snervante e i dialoghi un po' ripetitivi.
Dopo un po' la ricerca del passato passa in secondo piano rivelando il conflitto interiore della protagonista che, ribadisco, soffre della sindrome di stoccolma nei confronti di un uomo che ha cercato e pagato lei stessa per farle del male.
Credo che i concetti nascosti tra le righe (letti nella sinossi) non siano del tutto chiari e che, fondamentalmente, sia stata fatta un po' di confusione su quel che si voleva raccontare ed il modo in cui lo si voleva fare.
La trama dopo un po' diventa abbastanza piatta e perde di vista il filo iniziale che, a mio parere, avrebbe potuto dar vita ad una storia eccezionale.
Si tratta di un romanzo che ha potenziale ma che, secondo me, andava sviluppato in maniera diversa.
Ma questo, come sempre, è solo il mio parere di lettrice.

mercoledì 16 novembre 2016

La cifra corretta - di Simone Palmanti

Buongiorno amici lettori,
quest'oggi vi parlerò di un breve romanzo che possiamo collocare tra il thriller ed il giallo.
Ho letto molto velocemente stamattina questo piccolo volume inviatomi dall'autore.
La scrittura è corretta e fluida, i personaggi sono tanti come i punti di vista che, però, non vengono specificati all'inizio del capitolo (troppi per essere un racconto così breve a mio parere, ma suppongo sia questione di gusti) creando un po' di confusione al lettore.
La trama intreccia le vite dei personaggi molto bene e la storia ha un potenziale inespresso che sarebbe potuto venir fuori con uno studio più approfondito di stile e avvenimenti.
Il romanzo fa anche sorridere molto (nonostante il genere) per via di un paio di personaggi e dei loro continui punzecchiamenti, ma i protagonisti non sono del tutto chiari e delineati caratterialmente.
Il mio incoraggiamento a Simone è di continuare su questa strada, la stoffa ce l'ha, ma cercare di far immedesimare di più il lettore in quello che racconta, dando spazio agli attori del romanzo per raccontare meglio la propria storia e farsi conoscere a pieno da chi sta da questa parte.

domenica 13 novembre 2016

Lieve come la neve - di Chiara Trabalza

Buonasera amici lettori!
Qualche giorno fa Chiara mi ha contattata per chiedermi una recensione al suo libro, è una ragazza dolce e, sinceramente, questa volta non mi sono messa a cercare il libro sul web per conoscere il pensiero altrui: mi sono direttamente messa a leggerlo.
La storia mi ha presa fin da subito con la sua semplicità.
Ho letto il volume senza pause, senza distogliere mai l'attenzione dalle pagine.
Non si tratta di un fantasy, come mio solito, ma di una storia di vita quotidiana che potrebbe accadere a chiunque in qualunque momento.
La scrittura è fluida, dolce e mai noiosa.
La storia parla di amore, amore in tutte le sue sfaccettature: quello di una madre (anche della più improbabile) , quello di una figlia, quello di una sorella, quello di una donna per il suo uomo. Ma parla anche di paura, di rancore, di coraggio, di passione e di perdono.
Ho pianto a lungo in varie fasi della lettura, mi sono commossa molto, ho trovato il modo di esporre concetti e situazioni molto dolce. Lo so potrò sembrarvi ripetitiva e noiosa, ma davvero questa storia trasuda dolcezza.
I personaggi sono chiari, dalle personalità ben delineate, dalla fisicità quasi palpabile. La scrittura è corretta e mai infiocchettata da dettagli superflui.
Non mancano scene bollenti che, però, non risultano mai volgari o eccessive.
Si tratta di una storia semplice e complessa allo stesso tempo, perchè racchiude in sè concetti e sfaccettature psicologiche di crescita non indifferenti.
Che dire di più, sono davvero contenta che Chiara mi abbia dato la possibilità di leggere il suo lavoro e spero che, con questo suo libro, abbia il giusto successo che merita.

SteamBros Investigation - di Alastor

Salve amici,
questa volta vorrei parlarvi di un autore che non ha ancora pubblicato i suoi racconti.
Ho avuto il piacere di leggere il suo lavoro e sono qui per dire la mia a riguardo.
Ho letto i primi capitoli su ewriters, canale social per gli scrittori ed i lettori che non conoscevo prima di conoscere Alastor.
Ho trovato la scrittura molto scorrevole e fluida. Le vicende narrate sono avvincenti e per nulla scontate o noiose.
Il ritmo di scrittura tiene accesa l'attenzione del lettore e lo tiene incollato alle pagine.
I personaggi, dalle personalità chiare, rendono il suo lavoro di facile interpretazione celando, comunque, quell'alone di mistero che spinge il lettore ad arrivare all'ultima battuta.
Lo stile di scrittura è semplice e chiaro, come il linguaggio utilizzato.
Credo che il protagonista Nicholas, rispecchi la personalità dell'autore (liberissimo di contraddirmi!!!), ma chi sarà mai sua sorella?!
Il nostro amico Alastor, che abbiamo conosciuto in una delle prime interviste su questo blog, ha fatto davvero un buon lavoro con SteamBros Investigation e sta per essere pubblicato da DarkZone.
Complimenti vivissimi e ti auguro il successo che meriti!

mercoledì 9 novembre 2016

Io prima di te - di Jojo Moyes

Buonasera amici lettori,
questa sera vi parlerò di un libro che ho comprato per curiosità, spinta dalle numerosissime recensioni che parlavano di un libro fantastico, eccezionale, meraviglioso..
Ho lasciato questo romazo sul ripiano della libreria per lungo tempo, in attesa del momento giusto per cominciare la lettura, fino a che ho deciso di prenderlo in mano e iniziare. Devo ammetterlo, tutto questo tempo me lo son presa perchè avevo paura dell'ennesima delusione. E così è stato purtroppo..
Il libro è scritto bene ed è interessante. La storia è particolare ed esprime concetti molto forti. È ironico e pungente, dolce e triste. I personaggi sono interessanti e ben descritti, subiscono un'evoluzione durante lo svolgimento della trama.
Voi direte: "beh, allora ti è piaciuto!"
Non del tutto. È questa la delusione.
Ho cominciato a leggerlo due giorni fa e ieri non l'ho toccato. Brutto segno. Stasera l'ho ripreso perché volevo finirlo, non perché sentivo la necessità di finirlo.
La storia, seppur bella e ben raccontata, mi ha lasciata vuota.
Non mi sono appassionata a questo libro, come invece mi è successo con "colpa delle stelle", non ho avuto l'avidità di finirlo in poche ore, non ho versato tutte le lacrime che credevo di dover versare e questo non perchè non si tratti di una storia triste, ma perchè non mi sono affezionata ai protagonisti, come mi è successo con Hazel Grace e Augustus. Non sto facendo un paragone tra i due libri, o almeno non è mia intenzione farlo, ma mi viene in mente lui perchè le storie si somigliano molto in un certo senso: parlano di malattia e di voglia di vivere (magari in sensi opposti direte voi, ma il concetto non cambia).
Non potete immaginare la mia delusione nello scrivere questa recensione.
È un libro per il quale non so se consigliarne o meno la lettura. Mi dispiace..

domenica 6 novembre 2016

La guerra degli elementi vol.2- il varco dell'apocalisse - di Veronika Santiago

Buonasera amici lettori!
Oggi vi parlerò del secondo volume di una saga che mi sta piacendo davvero tanto.
Ho letto velocemente questo volume: la curiosità di andare avanti era molta ed il vento ed il freddo di Torino oggi hanno facilitato la mia scelta sul cosa fare.
Entriamo nel dettaglio.
La storia riprende con un ritmo un po' lento se devo essere sincera, ma non annoia, anzi, ti immerge nuovamente in un mondo fantastico, su un'isola che è ovunque ma in nessun luogo.
Come nel primo capitolo, anche in questo, molto peso ha il mondo onirico nella vita e nelle scelte dei protagonisti.
Ci troviamo di fronte ad un conflitto interiore molto marcato in personaggi più completi e maturi rispetto al primo volume, che porterà ognuno a compiere scelte in base a quello che il proprio istinto gli imporrà di fare.
La trama della saga va man mano infittendosi lasciando un profondo alone di mistero intorno a sé, svelando retroscena ma insinuando dubbi nella mente del lettore che, sicuramente, verranno svelati continuando il percorso accanto ai nostri amati personaggi.
La seconda parte del romanzo l'ho trovata un po' lenta, ma credo che il ritmo abbia dovuto subire un freno appositamente per consentire ai lettori di capire determinate cose.
Credo che l'autrice non abbia lasciato nulla al caso, quindi quel che sembra messo lì e basta avrà un suo perchè in seguito.
Devo ammettere di non avere un personaggio preferito in questa serie: tutti a loro modo affascinano, spaventano e attraggono, ciò nonostante, credo che tutte abbiano avuto un debole per il bel tenebroso super tormentato..no?! Sapete di chi sto parlando??? No????!!! Allora dovete assolutamente leggere i libri!!!
Rinnovo i miei complimenti a Veronika e mi attrezzerò presto per leggere il prossimo capitolo di questa bella serie che consiglio a tutti. E grazie ancora!

sabato 5 novembre 2016

Le cronache di Ansorac vol.2 - di Marko D'Abruzzi

Buongiorno amici lettori!
Quest'oggi vi parlerò del secondo capitolo di una saga che mi sta piacendo molto.
Ho letto un po' lentamente questo secondo volume solo per mancanza di tempo.
Mi sono re-immersa fin da subito nelle vicende di Jasper, di suo fratello Kronos e tutti gli altri personaggi che popolano questo fantastico mondo.
Come già detto per il primo volume, anche per questo trovo la scelta di inserire "capitoli" nei capitoli molto azzeccata: aiuta il lettore a capire lo stacco tra una vicenda narrata ed un'altra nello stesso contesto.
I personaggi si evolvono ulteriormente nel corso della trama, ma per me restano comunque un po' troppi.
Ho trovato utile la descrizione dei personaggi nell'introduzione perchè, per chi come me nel frattempo ha letto un po' di libri, tornare a vivere le avventure di così tante persone senza una linea guida sarebbe stato impossibile.
La scrittura è, anche in questo volume, molto fluida e corretta, divertente quando serve e più dura al momento opportuno.
Ad un tratto il ritmo è andato rallentando, ma la storia si è ripresa subito senza annoiare.
Rinnovo i miei complimenti a Marko per questo secondo romanzo e gli auguro tutto il successo che merita ma, anche in questo caso, la parola FINE non ci sta..

mercoledì 2 novembre 2016

Oscuri risvegli - di Emanuela Riva

Buon pomeriggio amici!
Questa volta ho una super anteprima da recensire!
Vi ricordate di "una scintilla nell'oscurità"? Bene, se non ve lo ricordate rileggete il post!ahahah
Dunque, con mio sommo piacere, la cara Emanuela ha deciso di inviarmi il secondo capitolo di quella che sarà, secondo me, una lunga saga (volume che sarà disponibile a breve... ecco perchè l'anteprima!!!).
Che dire, le aspettative non sono state affatto deluse anzi, se possibile, l'interesse per questi libri cresce ad ogni pagina.
La trama si fa sempre più intricata rivelando uno schema assai complesso nel quale vivono i protagonisti che sono sempre più delineati e descritti.
L'anima tormentata di Emma colpisce e cattura perchè molto complessa nella sua semplicità.
Luce e ombra.
Lo stile è ugualmente ben strutturato e, a parte alcuni dialoghi un po' volgari (che però stranamente non ho trovato fuori luogo se devo essere sincera) ho trovato anche questo volume molto ben scritto (a parte alcuni errori di battitura che saranno sicuramente stati corretti nel frattempo).
Il modo di narrare di Emanuela è lineare e senza fronzoli inutili, il ritmo della trama tiene letteralmente incollati alle pagine fino alla fine.
Il mio giudizio su questa autrice emergente non cambia di una virgola e sono sicura che avrà molto successo!
Non vedo l'ora di continuare questa avventura!

Se solo fosse vero - di Marc Levy

Buongiorno amici!
Questa notte, verso l'una e mezza, ho terminato la lettura di questo libro bellissimo.
Ci ho messo davvero poco.
Ho acquistato questo romanzo in un mercatino dell'usato vicino casa (dove trovo parecchie occasioni) perchè avevo visto il film e la trama mi era piaciuta molto ed ero curiosa di leggere la storia originale.
Beh, il film non ci azzecca nulla con il libro, sono diversi i nomi, le vicende narrate e tutto il contorno, segue solo in linea di massima il romanzo.
Ho trovato questo libro molto ben scritto, dolce, simpatico, commovente... lo ammetto: ho pianto...
I personaggi sono chiari e ben descritti, i loro caratteri spiccano da subito.
I dialoghi sono freschi e scorrevoli.
C'è stato solo un tratto che mi è risultato un po' pesante, a tre quarti della storia, ma poi è passato.
Questo libro parla di amore puro, di coraggio e voglia di vivere.
è strano riuscire a trovare uomini che scrivano così dolcemente, come fa John Green ad esempio.
Credo che sia un libro da leggere almeno una volta nella vita per capire a pieno determinate cose sulla nostra esistenza e sull'amore.
Buona lettura amici!

lunedì 31 ottobre 2016

Nephilim, guerra in purgatorio - di Valerio la Martire

Buonasera amici!
Come potete notare sto allentando un po' la presa con la lettura, ciò però non toglie che sia ancora una delle mie passioni principali.
Ho acquistato questo libro durante l'ultima fiera del libro qui a Torino, incuriosita dalla copertina e dall'autore presente nello stand di DarkZone.
È passato un po' di tempo dall'acquisto ma finalmente mi sono decisa ed ho aperto la mia copia del romanzo.
Appena ho cominciato la lettura mi sono trovata davanti un tipo di scrittura che mi ha fatto girare la testa, questo perchè il ritmo di scrittura è "accelerato". Mi spiego meglio: ogni frase è composta di un massimo di 5-6 parole.  Dopo il terzo capitolo mi sono dovuta fermare a riprendere fiato, manco avessi corso per tremila metri stando sotto i quattro minuti per chilometro, sembra di leggere un telegramma (ogni tanto mi scappava uno "stop" alla fine di qualche frase al posto del punto).
Una cosa mi ha davvero demoralizzata: l'uso continuo di parolacce, cosa che io non tollero e lo sapete bene ormai.
La trama è bella: la continua lotta tra bene e male, l'attrazione tra essi perchè comunque l'uno non può esistere in assenza dell'altro, un classico rivisto in un'altra chiave.
Mi è piaciuto il fatto che la storia sia narrata da più punti di vista, diverso per ogni capitolo, ma il modo in cui è stata strutturata la narrazione non lascia molto trasparire i personaggi a mio parere, questo perchè, come dicevo prima, mi sono dovuta fermare sovente a riprendere fiato e poi perchè i personaggi stessi lasciano trasparire poco della loro personalità.
Mi spiace, ma questo libro ha un po' deluso le mie aspettative. Ti prego Valerio, non me ne volere per questo.

domenica 30 ottobre 2016

L'ombra del vento - di Carlos Ruiz Zafòn

Salve amici!
Oggi vi parlerò di un libro che ho letto qualche tempo fa, consigliatomi dalla stessa persona che mi aveva consigliato "il guardiano del faro". Per fortuna questo libro non ha nulla a che vedere con l'altro.
Si tratta di una bella storia, pregna di mistero, dai contenuti molto profondi.
Ricordo, però, di aver fatto molta fatica ad andare avanti nella lettura perchè la storia ha un ritmo molto lento.
La scrittura è fluida e corretta, le descrizioni ben dosate ed i personaggi ben delineati.
L'alone di mistero e "magia" accompagna il lettore fino alla fine e la curiosità ti spinge a leggere fino all'ultima pagina.
Non sono però del tutto soddisfatta: c'è qualcosa che manca nella storia, ma non sono riuscita a capire di cosa si tratta.
Credo che tutti i lettori seriali come me hanno, almeno una volta, sognato di entrare in una biblioteca segreta come quella in cui viene introdotto il protagonista.
Tutto sommato è un libro che consiglio di leggere almeno una volta.

venerdì 28 ottobre 2016

The Queen of the Tearling - di Erika Johansen

Eccomi di nuovo qui! Sono tornata! Di giàààà???? Sì, ci ho messo un po' più del solito: questa volta me la sono presa con comodo ed ho dato tregua agli occhi!
Oggi vi parleró di un libro di cui ho letto recensioni fantasmagoriche!
Ho letto questo romanzo in più riprese..ebbene si: NON MI È PIACIUTO!
Quando ho iniziato a leggere questo volume, spinta dai vari "é fantastico" o "non riuscivo a scollarmi dalle pagine", devo ammettere di essere andata a cercarlo negli store on-line per rileggerne le recensioni, convinta di aver letto quelle di un altro libro.
La storia é lenta e noiosa per piú di tre quarti, scritta in un modo, a volte, assai improbabile e cito testualmente: "a fianco alla porta c'era un tavolino con un enorme specchio incrostato di pietre preziose" e "gli occhi di Anne erano di un azzurro caldo, brillante" non le trovo licenze poetiche (mia figlia di sei anni e mezzo sa che l'azzurro non é caldo) e fanno scadere il libro. Ho trovato, inoltre, errori grammaticali di vario genere, cose proprio basilari dei verbi ausiliari, per non parlare della punteggiatura che mi ha portata a rileggere piú volte la stessa frase per poterla capire. Ora le possibilità sono due: o l'autrice ha le idee poco chiare (cosa molto probabile se ripensiamo al caldo azzurro), o lo ha tradotto un compagno di classe di mia figlia. In entrambi i casi, il lavoro di editing non è stato seguito al meglio: si è data la priorità all'aspetto esteriore, che è fantastico senza ombra di dubbio, dalla copertina alla carta, dalle illustrazioni a colori alla scelta degli accessori (vedi segnalibro incorporato).
Detto questo, trovo che i personaggi siano ben caratterizzati ed a loro si tende ad affezionarsi, ma non a tal punto di dover fare le due di notte per continuare la lettura.
La trama é intricata e misteriosa, ma stesso discorso delle due di notte.
Conosco persone che lo hanno adorato. A me non è piaciuto per niente ed ho fatto moooolta fatica a finirlo. Il mondo è bello perchè è vario, se a tutti piacessero le stesse cose sarebbe noioso.
Personalmente non consiglierei mai questo libro alla mia migliore amica di letture (anche se, prima di iniziarlo, gasata da tutte quelle fantastiche recensioni le ho detto:"sarà sicuramente bellissimo, vado sul sicuro"..scusa Vale, non lo farò piú!) nè a chi ha i miei stessi gusti di lettura (che si evincono dalle mie recensioni).
Detto questo non credo che comprerò il seguito ma, come sempre, è solo il mio parere di lettrice.


intervista al lettore/autore #13 Arianna Calandra

Buongiorno cari lettori! oggi sarà mia ospite una giovane ragazza dalle idee molto chiare!
Scopritela con me!

Arianna Calandra
Nome:Arianna Calandra
sei un lettore o un autore? Autrice, ma anche lettrice!
Quali sono le tue letture preferite? Amo il genere fantasy, che mi ha accompagnato nell’infanzia e nell’adolescenza. Mi piacciono inoltre i romanzi inglesi del periodo romantico. Due generi molto diversi, eppure non saprei scegliere un preferito tra i due. Da un lato c’è l’avventura, la magia e missioni incredibili da compiere. Dall’altro un quieto immobilismo, pensieri che non diventano mai parole e malinconiche attese, passate ad osservare il cielo plumbeo da una finestra.
Quale genere scrivi? Romanzi di genere fantasy/spirituale.
Quando hai iniziato a scrivere? Alle medie. Avevo circa 12, 13 anni.
Cosa ti ha spinto a mettere nero su bianco  i tuoi pensieri? Ho iniziato per gioco quando ero piccola e credo che la spinta sia arrivata dalle fantasie nella mia testa, che forse non riusciva a contenerle. Dovevo posizionarle da qualche parte e ho scelto un foglio, lì è iniziato tutto.

    Parlami del tuo libro preferito (che hai letto) e perché ti è piaciuto tanto: Cime tempestose. Per chi ama questo genere, credo non ci sia nulla di pari livello. Amo quella sua atmosfera sospesa fuori dal tempo, le immagini di desolazione, i turbini di neve in una fredda brughiera inglese e il tormento che solo un amore impossibile riesce a lasciare. Leggere Cime tempestose, trasmette una sorta di dolce malinconia tutta riflessiva, perché raramente si urla o si esternano i sentimenti. Eppure i pensieri dei personaggi riescono ad andare così in profondità, che il tormento di  Catherine ed Heathcliff, diventa anche il tuo. Tutto questo, fatto da un libro scritto quasi due secoli fa, per me è pura magia.
    Qual è il tuo personaggio preferito in assoluto? Perché? Amo il personaggio di Galadriel, presente nelle opere di Tolkien, che considero il pilastro portante di tutto il genere fantasy. In Tolkien sono pochi i personaggi femminili con un ruolo rilevante, ma Galadriel è una di queste. Lei mi affascina per l’incredibile modernità, perché la sua forza non viene dall’emulazione delle qualità maschili. Galadriel non impugna armi né indossa armature. La sua forza è un perfetto equilibrio di empatia, risolutezza e saggezza.
    Parlami del tuo lavoro di autore e delle tue opere: Ho pubblicato da poco il mio primo libro. Ci sono voluti molti anni per farlo maturare come volevo, ma ora che ho preso il via, non vedo l’ora di dare un seguito a questa prima creatura.
    Quanto della tua personalità c’è nei tuoi personaggi? Quando ho iniziato a scrivere, ce n’era molta. Credo sia il normale processo di chi approccia alla scrittura per la prima volta, d’altronde il primo istinto per dare corpo ad un personaggio, è proiettare in lui i nostri pensieri. Poi qualcosa è cambiato. Man mano che scrivevo, mi sono ritrovata a cancellare le parti che rimandavano a me e ho scoperto quanto sia più interessante osservare gli altri, carpirne i gesti, la voce, i modi di fare, tutte cose che poi ritornano nei personaggi e il bello è che il più delle volte, è un processo inconscio.
    I personaggi rispecchiano le personalità di altre persone che conosci? Assolutamente sì, ma non dirò di chi!
   Vuoi condividere con me il link  per acquistare il tuo libro?
 


   Invieresti a un blogger il tuo lavoro per una recensione? Certamente.
   Se si, se il tuo lavoro non piacesse al blogger e scrivesse una cattiva recensione, come la prenderesti? Ovviamente sarei dispiaciuta e mi piacerebbe poter sapere cosa non è piaciuto per potermi migliorare.
   Quanto conta per te la copertina di un libro? Vorrei dire poca, ma in realtà credo che titolo e copertina svolgano un ruolo decisivo. 
    Hai qualche titolo da consigliare ai lettori di questo blog? Ovviamente Cime tempestose, ma consiglio anche i libri di Scarlett Thomas, un po’ surreali ma che hanno sempre qualcosa da insegnare, in particolare PopCo. Consiglio inoltre Marina di Zafòn, che mi ha commosso sul finale come pochi altri. E a chi non ha mai letto Tolkien, consiglio qualsiasi cosa ideata dalla sua mente evidentemente superiore.

   Grazie Arianna per avermi dedicato un po' del tuo tempo! è stato un vero piacere conoscerti! Se avete ulteriori domande da porre alla nostra nuova amica fate pure!