era da tempo che non mi capitava di pubblicare due interviste consecutive. Quest'oggi, addirittura, l'intervista sarà doppia, una bella coppia di piccioncini, solari e simpatici!
Scoprite con me di chi si tratta e cos'avranno da dirci!
Siamo Federica Scalvini e Matthieu Fantozzi. Piacere 😊
sei un lettore o un autore?
Entrambi 😊
Quali sono le tue letture preferite?
M: In generale amo i libri dove vengono demoliti gli
stereotipi tipici di un genere, o i libri dove sento di aver imparato qualcosa
alla fine. Se devo limitarmi a un genere, amo molto la fantascienza, il fantasy
e i libri di filosofia.
F: In generale preferisco i gialli e i libri fantasy. Qualche
romanzo storico di tanto in tanto, ma dipende molto dal periodo.
Quale genere scrivi?
M: Fantasy e fantascienza.
F: Fantasy e gialli.
Quando hai iniziato a scrivere?
M: I primi racconti brevi completi che ho scritto erano
fanfiction che gettavo nero su bianco nelle noiose ore scolastiche di medie e
liceo, e che col tempo ho perso o distrutto. Negli anni seguenti ho provato a
scrivere un testo teatrale per il mio vecchio gruppo scout, che è sfuggito al
mio controllo, e in seguito altri lavori, prima un giallo poi una saga di
fantascienza che purtroppo ho dovuto lasciare incompiuti e che non sono sicuro
di voler riprendere.
F: Al liceo, anche se apparentemente ho sempre raccontato
storie. Quando ero piccola e non sapevo leggere, leggenda narra che me la cantassi
e me la suonassi guardando le immagini dei fumetti.
Cosa ti ha spinto a mettere nero su bianco i tuoi pensieri?
M: è una cosa che, per quanto io vada indietro con la mente,
ho sempre fatto. Già da piccolo amavo scrivere, usavo una vecchia macchina da
scrivere di mia madre per mischiare in improbabili racconti principesse e
cavalieri nello spazio, seguendo qualsiasi idea che mi impressionava. La prima
volta che ho tentato davvero di scrivere una storia organizzata stavo lavorando
su una fanfiction (prima di scoprire che si chiamavano così) di un fumetto
chiamato Doom 2099. Il risultato mi era piaciuto, anche se purtroppo non
conservavo quello che scrivevo al tempo, e mi sono reso conto che mi divertiva
davvero inventare mondi e situazioni. Ormai sono vent’anni che getto i miei sogni
nero su bianco, anche se in pochi lo sanno.
F: colpa di Matt a dire il vero e di una serie di fortunate
e fortunose coincidenze che riguardano la sua insistenza, un forum GDR, una
compagna di classe particolarmente fantasiosa e TANTE ore noiose al liceo.
Parlami del tuo libro preferito (che hai letto) e perché ti
è piaciuto tanto
M: Adoro “Le città invisibili” di Calvino. Le descrizioni di
quelle impossibili città hanno il potere di farti sognare, di farti vedere quei
luoghi impossibili. Come se fossi lì a camminare sui fili tesi delle città
sospese nei burroni o nelle necropoli delle città morte da tempo.
F: Devo per forza sceglierne uno? Perché reputo allo stesso
livello Orgoglio e Pregiudizio e Harry Potter. Il primo perché è la perfezione
fatta romanzo, quindi c’è ben poco da aggiungere, il secondo per varie ragioni.
Primo perché a modo suo ha reinventato un genere, secondo perché ci sono
cresciuta essendo la generazione giusta, terzo perché se J.K. Rowling non fosse
mai nata, si sarebbe dovuto inventarla.
M: Morte di Mondodisco è la miglior rappresentazione di una
forza ineluttabile della natura mai descritta in un libro. Trovo la descrizione
che ha fatto Terry Pratchett nel suo capolavoro talmente perfetta che non
tenterò mai di caratterizzare un “Dio della morte” nei miei libri: non si può
migliorare la perfezione.
F: Adoro anche io Morte citata da Matt, ma non saprei mai
scegliere un personaggio preferito in assoluto. Ogni libro che leggo ha i suoi,
come ha anche quelli che non sopporto. Salvo alcuni casi, ho una tendenza ad
amare personaggi di contorno, che molti nemmeno ricordano.
Parlami del tuo lavoro di autore e delle tue opere
M: Come dicevo prima, ho sempre scritto. Ho saltato tra vari
generi senza mai avere un reale obiettivo (al mio attivo, quasi completati ma
che probabilmente non concluderò mai, ci sono un testo teatrale troppo lungo
per essere rappresentato, un genere “misto pesce” che è bloccato dai suoi
personaggi e un testo di fantascienza che mi riprometto sempre di riprendere in
mano ma non ci riesco mai). Cominciare a lavorare con Federica è stato un
ottimo modo per superare i miei limiti: abbiamo un’ottima sintonia e una
sinergia pazzesca, passiamo le serate a discutere di “Cosa farebbero i
personaggi se…” o a inventarci le situazioni più assurde per la storia, abbiamo
un’energia creativa e una voglia d’inventare straordinaria. Lei compensa il mio
limite più grande, ossia quello di creare personaggi che, alla lunga, diventano
fin troppo simili tra di loro, e probabilmente io compenso i punti deboli che
lei si vede.
F: Il plurale per ora è prematuro, perché l’unica cosa che
merita di essere ricordata è il libro in questione, ma in generale sono un’autrice
molto discontinua. Posso scrivere pagine e pagine intere per mesi e poi non
fare altrettanto per periodi altrettanti lunghi. Oppure scrivere solo ed
esclusivamente scene che so che non serviranno assolutamente a nulla (e Matt ama farmelo notare), ma che ho voglia
di scrivere.
Quanto della tua personalità c’è nei tuoi personaggi?


I personaggi rispecchiano le personalità di altre persone
che conosci?
M: Con una sola eccezione, assolutamente no. Ho sempre
cercato di mantenere il più indipendenti possibile i personaggi: non dovevano
essere “chi volevo io”, ma dovevano essere persone libere e in grado di
decidere autonomamente e di imporsi sulla mia volontà. L’unica eccezione è il
personaggio di Aurore Bourbons, che ha fin troppi tratti in comune con mia
cognata: col senno di poi credo sia più una coincidenza che un’influenza
indiretta, ma non saprei dire.
F: sì, con dei limiti. I personaggi fanno quello che pare a
loro, quando gli pare a loro, ma non per questo alcune delle ispirazioni di
base di alcuni personaggi sono sparite del tutto (l’esempio più eclatante è il
POV del libro: Julienne Bourbons).
Vuoi condividere con me il link per acquistare il tuo libro?
Eccolo qui 😊
https://tinyurl.com/zk2lbfg
Invieresti a un blogger il tuo lavoro per una recensione?
Certo, nessun problema 😊
Se si, se il tuo lavoro non piacesse al blogger e scrivesse
una cattiva recensione, come la prenderesti?
M: Probabilmente andremmo avanti per la nostra strada. Siamo
consapevoli che trattiamo argomenti estremamente divisivi nel nostro libro
(omosessualità, religione organizzata, tradimenti matrimoniali…) quindi abbiamo
già messo in conto che non tutti saranno entusiasti di leggere libri con
tematiche pesanti.
F: Non si può piacere a tutti e comunque le critiche, se
costruttive, fanno sempre bene. Senza contare che quando decidi di inserire
nelle tue opere certi temi, sai perfettamente che solleverai vespai in alcuni
contesti, quindi lo abbiamo sempre tenuto in conto.
Quanto conta per te la copertina di un libro?
M: Il primo impatto è comunque importante, ma onestamente
preferisco leggere il primo capitolo per farmi un’idea.
F: 30%, la quarta di copertina è molto più importante.
Quanto incide il genere sulle vendite?

F: moltissimo, nel bene o nel male che sia.
Ci sono autori italiani che ti piacciono? Perché?
M: Pirandello è il mio autore italiano preferito in
assoluto, per la sua pura genialità e la sua capacità di sfondare regole e
concezioni che il lettore/spettatore considera assodate. Un altro autore che
adoro è Calvino, per la sua capacità di creare immagini da sogno con una
sintesi straordinaria.
F: Potrei stare qui un po’ ad elencarli tutti… rimanendo sui
viventi, sicuramente adoro Camilleri, Manzini e Malvaldi tra i giallisti,
Cecilia Randall tra gli scrittori di fantasy.
Hai qualche titolo da consigliare ai lettori di questo blog?

F: Cecilia Randall di cui sopra, anche se spero la conoscano
già. Per quanto riguarda i giallisti, invece, per non nominare i soliti noti di
prima (che però vi consiglio lo stesso!), Danila Comastri Montanari: gialli
ambientati nell’Antica Roma dell’Impero con protagonista un patrizio decisamente libertino.
Sono sempre contenta di conoscere e scoprire persone nuove ed interessanti. E voi?
Grazie ad entrambi per aver risposto alle mie domande e per aver condiviso così tanto con i miei lettori.
Siete una bellissima coppia e, da quel che leggo, molto affiatata!
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