..ma a me piace anche il cinema..

mercoledì 16 agosto 2023

Weyward - di Emilia Hart


 Eccomi di nuovo qui.

Quando sono entrata da Feltrinelli per cercare l’ennesimo libro che non avrei letto a breve, mi sono imbattuta in na parete ricoperta dalle copertine di questo volume.

L’ho preso, l’ho lasciato, l’ho ripreso, l’ho lasciato ancora, poi mi sono mandata a stendere e l’ho comprato. Il tutto è durato sì e no dieci minuti in cui lo so, devo essere sembrata fuori di testa più di quanto io già non sia.

Ci ho messo poco a decidermi a leggerlo, soprattutto dopo aver letto “la bestia” che mi è piaciuto così tanto, e dopo il commento entusiasta a questo libro, di una mia cara amica, Alessandra.

La risposta è NI, non mi è piaciuto, eppure mi è piaciuto.

Non mi è piaciuto perchè è una storia che parte nelle ultime 20 pagine, prima è molto molto noioso, un continuo pensare “sì, vabbè, ma dove vuoi andare a parare?”.

Mi è piaciuto per il tipo di scrittura, per il messaggio che il libro vuol trasmettere sulla forza delle donne, sui temi che tratta, come la violenza e l’innocenza di dubitare di se stesse dopo averla subìta, della forza di reagire e riprendere in mano la propria vita.

I personaggi sono chiari, strutturati bene, piacevoli, non ci sono troppi fronzoli.

Però no, non è un libro che mi manca, dopo averlo letto, non è sicuramente tra i miei libri preferiti.


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