Eccoci
di nuovo qui con un altro autore/lettore.
Quanto cambiano le cose da una persona ad un’altra! Lui ha deciso di rispondere alle domande a modo suo! Grazie del tuo contributo, è molto gradito! È bello scoprire gente nuova con le mille sfaccettature di ognuno!
Quanto cambiano le cose da una persona ad un’altra! Lui ha deciso di rispondere alle domande a modo suo! Grazie del tuo contributo, è molto gradito! È bello scoprire gente nuova con le mille sfaccettature di ognuno!
Iniziamo! Metto le
domande come riferimento, così capite di cosa parliamo!
Stefano Marguccio |
nome
(anche uno pseudonimo se preferisci l’anonimato)
sei
un lettore o un autore?
Quali
sono le tue letture preferite?
Quale
genere scrivi?
Quando
hai iniziato a scrivere?
Cosa
ti ha spinto a mettere nero su bianco i
tuoi pensieri?
Mi chiamo Stefano Marguccio e mi
piace scrivere. Per lavoro leggo soprattutto testi di politica estera e
ambientale, ma nel tempo libero mi sbizzarrisco. Sono un lettore onnivoro: dai
saggi ai manuali ai romanzi, soprattutto fantasy e storici. Ho scritto un
romanzo fantasy: “Caccia mortale – Cronache dei due mondi”, pubblicato in
formato elettronico dalla casa editrice milanese Delos Books a fine aprile. Ho
iniziato a scrivere alle elementari, con la macchina da scrivere a nastri di
inchiostro, poi al liceo, durante le lezioni, mi scambiavo il testo di un
racconto cyberpunk, scritto a quattro mani con un compagno di classe.
All’università studiavo e basta (avevo praticamente smesso anche di leggere).
Ho reiniziato a scrivere nel 2010 durante un periodo molto complicato,
prendendo appunti su un quaderno rilegato in pelle durante la pausa pranzo. E’
nato un modo fantasy, poi un libro gigantesco, scritto soprattutto per me
stesso. “Caccia mortale” è una parte di quel libro. Riscritta per chi legge.
Parlami
del tuo libro preferito (che hai letto) e perché ti è piaciuto tanto
Qual
è il tuo personaggio preferito in assoluto? Perché?
Il mio libro preferito? Difficile
sceglierne uno. Da piccolo, sarà banale e scontato, ho adorato il Signore degli
Anelli. L’ho letto la prima volta a 8 anni, un vero mini nerd. Quelle
atmosfere, la profondità e i dettagli dell’ambientazione, mi sono rimaste
dentro. Ho cercato di riviverle nella mia vita, con alterni successi. Aragorn,
il ramingo del nord, è stato il mio personaggio preferito. Nobile e antico, ma
semplice e legato alla natura (e fumatore di pipa, come me). E’ un uomo forte e
saggio, ma che ha paura di non essere all’altezza e raggiunge i suoi obiettivi
solo grazie all’affetto e alla vicinanza dei suoi amici e della donna che ama.
Parlami del tuo lavoro di autore e
delle tue opere
Ho scritto un romanzo fantasy per
rivivere quelle emozioni e per rileggere quello che mi accade intorno. Il
fantasy dà grande libertà all’autore e allo stesso tempo, io credo, lo
costringe a ripercorrere gli archetipi del viaggio dell’eroe, legando
narrazione e mitologia. “Caccia mortale” è la rielaborazione dei primi 17
capitoli dei più di 60 del libro che ho scritto tra il 2010 e il 2013. Tra il
2013 e il 2016 ho dovuto imparare a scrivere per chi legge. E ora sto lavorando
al seguito ampliando e riguardando il vecchio materiale. Di cosa parla il
libro? L’ambientazione la potrei definire Rinascimentale Fantasy, perché ci
sono le prime, rudimentali, armi da fuoco. Il protagonista di questo primo
libro si chiama Delion: un giovane uomo senza cognome che cerca giustizia per
sé e per quelli come lui, in un mondo iniquo. Delion decide di unirsi a una
società segreta che promette di rovesciare l'ordine costituito per sostituirlo
con uno più equo, guidato da un uomo solo, come ai tempi dei re. Il suo sogno
di cambiamento, però, vive il tempo di una notte. Un terremoto distruttore rade
al suolo la città in cui vive, rimescolando le carte della sua partita con il
destino. Un demone lo scruta dalle tenebre di una stanza gelida. Una fanciulla
dai capelli immacolati trascrive tutto quello che dice e fa. Inizia così la
caccia. I mondi che sono stati separati, presto saranno uniti di nuovo. La
prospettiva di questo primo libro è soprattutto quella di questo giovane, un
po’ disadattato, che lavora per la chiesa e ha amici altolocati. Piano piano
l’orizzonte si allargherà per mostrare quello che succede nel resto del mondo.
Quanto
della tua personalità c’è nei tuoi personaggi?
I
personaggi rispecchiano le personalità di altre persone che conosci?
Vuoi
condividere con me il link per
acquistare il tuo libro?
C’è qualcosa di me nei
personaggi? Ovviamente, sì. Non mi rivedo in nessuno di loro e mi rivedo in
tutti. Alcuni, gli amici di Delion, sono ispirati ai miei migliori amici. Un
omaggio ai decenni passati a sostenerci. Ma sono personaggi che restano sullo
sfondo. In generale ho cercato di rubare da quello che vedo attorno a me.
Faccio il diplomatico, un bel lavoro che mi permette di conoscere tanta gente e
visitare molti Paesi. Ho fatto del mio meglio per esprimere questa diversità
anche nell’ambientazione delle “Cronache dei due mondi”. Per chi vuole
approfondire c’è un sito www.cronachedeiduemondi.it
e la pagina FB, dove si trovano anche i link per acquistare l’ebook.
Invieresti
a un blogger il tuo lavoro per una recensione?
Se
si, se il tuo lavoro non piacesse al blogger e scrivesse una cattiva
recensione, come la prenderesti?
Spero che più di un blogger mi
contatti per una recensione. Le critiche fanno male, ma ritengo siano utili.
Sinceramente mi considero più uno “scrivente” che uno “scrittore”. Se scrivere
fosse il mio primo lavoro probabilmente sarei più suscettibile, ma ho
sicuramente ancora molto da imparare e ogni lettura qualificata mi serve come
sprone a fare meglio. Quindi contattatemi e avrete il testo da leggere.
Quanto
conta per te la copertina di un libro?
Quanto
incide il genere sulle vendite?
Mi chiedi quanto conta la
copertina di un libro. Credo molto. Soprattutto quando lo si compra in
libreria. Ma ora, con internet, credo contino soprattutto le recensioni che il
libro riceve. Leggere cosa ne pensano i lettori aiuta a farsi un’idea e
indirizza i potenziali lettori. Una brutta copertina però può anche penalizzare
un buon testo. Il genere invece può essere soggetto alle mode. Ma un bel libro
ha un messaggio universale e la sua universalità lo rende leggibile a
prescindere dalle preferenze di genere.
Ci sono autori italiani che ti
piacciono? Perché?
Gli autori italiani che leggo? Il
collettivo di scrittori Wu Ming sforna dei romanzi storici belli. Un po’
ideologici, ma fatti molto bene, che divertono e danno da pensare. Nel Fantasy
m piace Cecilia Randall e ho letto con interesse “La radice del rubino” di
Gloria Scaioli (mi piacerebbe scrivere a quattro mani con lei che ha uno stile
davvero particolare). Meritato anche il successo di Marcello Simoni, che ha
creato dei thriller storico esoterici le cui pagine si girano da sole mentre
leggi.
Hai qualche titolo da consigliare ai
lettori di questo blog?
Consigli di lettura? La
fantascienza di Dan Simmons. La rilettura Fantasy delle fiabe di Sapkowski. I
samurai di Lian Hearn. Tra i saggi qualche consiglio da diplomatico:
“Antifragile” di Nassim Nicholas Taleb; “Armi, acciaio e malattie” di Jared Diamond e “Come trattare gli altri e
farseli amici” di Dale Carnegie
grazie Stefano! sono felice di aver condiviso con te questi minuti! in bocca al lupo per la tua carriera!
se avete altre domande che sentite di voler porre al nostro amico sentitevi liberi di farlo nei commenti: gliele girerò e sicuramente sarà contento di rispondere!
grazie Stefano! sono felice di aver condiviso con te questi minuti! in bocca al lupo per la tua carriera!
se avete altre domande che sentite di voler porre al nostro amico sentitevi liberi di farlo nei commenti: gliele girerò e sicuramente sarà contento di rispondere!
Complimenti Stefano, ho letto il primo libro e devo ammettere che è scritto molto bene, mi ha preso fin dall'inizio e appena ho tempo voglio proprio vedere come va a finire :-)
RispondiEliminaGrazie Mr P! Ci sto lavorando ma vorrei avere più tempo!!
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