..ma a me piace anche il cinema..

lunedì 26 marzo 2018

Evelyne una donna di nome Dio - di D.S. Michele

Buonasera cari amici sognatori,
lo so, lo so, sto andando a rilento con la lettura, ma piano piano mi sto portando avanti.
Stasera vi parlerò di un libro che ho acquistato tempo fa allo stand della casa editrice durante il Salone del Libro di Torino e che, per un motivo o per un altro, ha atteso a lungo sulla mensola il suo turno.
Mi sono avvicinata a questo volume attratta dalla copertina e dalla sinossi.
Siete curiosi di sapere cosa ne penso? Cominciamo.
Ho letto in più riprese questa storia, impossibilitata da problemi di salute, ma ci ho messo poco.
Già dalle prime pagine si ha l'impressione di essere catapultati nei posti descritti, segno di uno studio approfondito, da parte dell'autore, della cultura e dell'ambientazione.
Michele accompagna il lettore, prendendolo per mano, in modo graduale nel suo mondo tanto reale quanto fantastico.
La protagonista, Evelyne appunto, è un personaggio molto bello, descritto bene nella sua straordinaria normalità. Perché uso una definizione del genere? Perché lei è una donna normalissima che scopre essere "diversa", unica, che cresce sotto tutti i punti di vista con il proseguire della trama.
Parliamo della trama. E' bella e ben strutturata, originale ed accattivante. Tratta temi a me molto cari: amicizia, amore, coraggio, altruismo.
La storia fonde sogno e realtà, stravolgendo il concetto di fede di ogni credente.
I personaggi sono ben descritti, sia gli umani che quelli sovrannaturali.
Se lo si vuole categorizzare come fantasy, lo definirei urban fantasy dai risvolti romance.
Il modo di scrivere è affascinante e, nonostante l'andamento sia altalenante, a tratti lento a tratti veloce, non annoia ma appassiona.
Passiamo alla nota dolente, ciò che fa perdere molti punti alla storia: il prodotto finale, frutto di un editing oggettivamente trascurato. Non mi ergo a maestrina, sia chiaro, io stessa commetto molti errori nello scrivere, ma da lettrice credo di avere abbastanza esperienza. Ho trovato periodi spesso da rileggere per riuscire a dargli un senso compiuto, eccessiva punteggiatura spesso messa a casaccio, tempi verbali incongruenti con il tempo di narrazione. Nulla di insormontabile, sia chiaro, ma penalizza veramente tanto un libro che, se editato a dovere, sarebbe davvero senza eguali.
Sì, mi ha lasciato un po' di amaro in bocca e mi dispiace davvero tanto perchè, una volta tanto, mi sono ritrovata a leggere un libro che ho scelto in autonomia, di un esordiente, certo, ma che ho comprato.
Attendo con ansia di leggere ancora di Evelyne e del suo fantastico mondo.

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