..ma a me piace anche il cinema..

sabato 14 gennaio 2017

Sarah Gilmore - di Fabio Fanelli

Buongiorno amici lettori,
oggi siamo in compagnia di un altro esordiente.
Non ci ho messo molto, ma devo essere sincera: ho faticato molto a finirlo.
Si tratta di una storia dalla bella trama, strutturata in modo strano, ma dalla difficile lettura.
Le difficoltà si incontrano già nelle prime pagine perchè, da che ho capito proseguendo, all'autore non piace usare la punteggiatura. Ci sono pagine intere in cui il numero di virgole è al massimo tre per lo più messe a casaccio. Ma l'uso spesso improbabile della punteggiatura non si limita alle virgole: i punti esclamativi sono messi quando non ci vanno, spesso al posto degli interrogativi e viceversa.
Ci sono molti personaggi e nessuno è delineato a dovere (ma magari nel secondo volume sarà diverso) inseriti, a mio avviso, in modo un po' confusionario e le descrizioni dei luoghi sono un po' povere (voi direte:"ecchecavolo deciditi!quando sono troppo elaborate ti lamenti, quando lo sono troppo poco ti lamenti!". E che vi devo dire?! C'avete ragione pure voi!!! ecco che esce il mio lato terrone!)
Ho incointrato parecchi errori di grammatica e sintassi, che voglio attribuire a distrazione, che non ci si dovrebbe aspettare in un libro.
I dialoghi sono abbastanza verosimili ma rovinati dalla punteggiatura inserita senza criterio.
L'andamento della narrazione non è male: contiene magia, colpi di scena e azione, ma il tutto è rovinato dalla struttura del testo.
Magari vi sarò sembrata ripetitiva oggi ma la punteggiatura sbagliata può rovinare la migliore delle storie.

8 commenti:

  1. La storia, dopo una premessa che spiega le origini di tutti gli avvenimenti successivi, è già nel pieno dell'azione.
    Il primo capitolo parte con una Sarah( la protagonista del romanzo ovviamente) che ha già scoperto il suo ruolo all'interno del mondo magico, per questo non vi sono descrizioni o presentazioni ufficiali dei personaggi che pian piano si scoprono e, scoprono la loro personalità più che il loro aspetto fisico.
    In questo romanzo non troverete scritto da nessuna parte se la protagonista ha o non ha le doppie punte ai capelli. Tutto gira intorno alla trama principale e non alla fisicità dei personaggi che si delinea attraverso il carattere. Inutile dire che Sarah è magra, bassa, alta, occhi chiari o occhi scuri. Ogni lettore può immaginarsela come vuole perché questo è il bello. I luoghi non sono descritti, tutto viene descritto dai sentimenti che la protagonista vive al momento. Ma se siete abituati ai racconti che non lasciano spazio all'immaginazione dell'individuo contenti voi.

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  2. E comunque la virgola dopo la "e" non ci va..ma contenti noi..

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  3. leggi con attenzione. Forse ti serve un ripasso
    http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/uso-virgola-prima-congiunzione

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  4. Il dubbio se sia giusto o no usare la virgola prima di una congiunzione è comunque legittimo, dal momento che sia la virgola sia la e hanno la stessa funzione sintattica all'interno del periodo e l'uso può apparire ridondante o superfluo. Ma il fenomeno deve essere interpretato tenendo conto che la virgola è consigliata e, possiamo dire, attesa, all'interno di un dato testo solo in pochi casi, mentre più frequentemente viene utilizzata in contesti che non sono regolati da una vera e propria norma grammaticale ma dipendono piuttosto dal volere dello scrittore, che la interpreta a volte come una pausa intonativa, a volte come un separatore o ancora come una messa in evidenza di un soggetto. Purtroppo, non sempre l'intenzione dello scrivente viene correttamente interpretata da colui che fruisce del testo e, come sottolinea Voltolini (in AA.VV., Punteggiatura, Milano, BUR, 2001), «capita così che il suono che io, scrivente, ho intenzione di associare alla frase che vado componendo, non sia lo stesso suono che tu, leggente, associ alla frase che ti do». Vediamo un esempio tratto dal testo ora citato:

    «è un'Olimpiade dalla vene gonfie, dal torace grosso, dal portafoglio pieno, e dal respiro rauco».

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  5. Il ripasso non serve a me, ma qualche lezione di italiano serve a lei: "il dubbio se sia giusto o no usare la virgola PRIMA di una congiunzione".. lei la usa dopo..
    La virgola dopo la e si puó usare se, dopo quella, se ne mette un'altra. Le faccio un esempio citando il suo stesso commento precedente: "...o presentazioni ufficiali dei personaggi che pian piano si scoprono e, oltretutto, scoprono la loro personalitá...". Credo di essere stata abbastanza chiara, ma se ha qualche dubbio a riguardo posso ripetere.

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  6. Carissima Simona, vedo che a le piace assumere il ruolo da professoressa di italiano. Pertanto mi sorge una domanda.
    Come mai non ha scritto un best seller? Lei che sa tutto, lei che non ha difetti ne tanto meno commette imprecisioni. Come mai non è diventata così famosa, come mai non è un autrice di fama internazionale e come mai non lavora presso una casa editrice che le permette di poter smontare, stroncare e distruggere i sogni altrui? Io mi chiedo cosa vuol dire recensire per lei. Vanno bene gli errori, vanno fatti notare ovviamente però, carissima Simona, andrebbe fatto notare che si tratta di un esordiente. Perché non mettere in risalto anche altre parti della storia? Lei fa del sarcasmo in questa recensione, prende in giro e pensa di essere perfetta. Beata lei, Simona, beata lei che sa tutto. Un ultima riflessione. Se questo romanzo le ha fatto schifo perché continuare a leggere e recensire? Forse perché la cattiveria paga di più, bisogna essere più umani Simona ma, forse questo le sue virgole e i suoi punti non lo sanno.

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  7. non bisogna essere una professoressa di italiano per sapere dove va una virgola e dove no..mai detto di sapere tutto, lungi da me. Io sono molto umile al contrario di lei che, messo di fronte all'evidenza della sua ignoranza, anzichè tacere, attacca con accuse senza senso, usando ancora l'anonimato come scudo. Non faccio sempre brutte recensioni. Le faccio solo per i libri scritti male. Guardi i suoi affari che io guardo i miei: non devo giustificare il mio lavoro e il mio successo con nessuno, tantomeno con una persona della sua levatura intellettuale. Essere un esordiente non esenta dalle critiche. Non ho mai usato sarcasmo se non per prendere in giro me stessa nelle mie recensioni.
    Purtroppo i suoi commenti trasudano, oltre la sua ignoranza, anche la sua rabbia perchè qualcuno dimostra la stessa. Mi spiace per lei. Da adesso in poi potrà commentare quanto vuole: non riceverà più le mie attenzioni, gliene ho riservate fin troppe ed ho sprecato troppo tempo. Grazie dei suoi pareri e spero non si mangi troppo il fegato in futuro

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e tu, cosa ne pensi???