..ma a me piace anche il cinema..

lunedì 2 gennaio 2017

La guardiana dei draghi - di Veronica Garreffa

Buonasera amici lettori e sognatori,
oggi vi parlerò di due libri che ho letto in troppo tempo (purtroppo le festività appena passate hanno tolto molto tempo alla mia passione, quindi mi sono dovuta arrangiare nei ritagli che mi son riuscita a creare) ma che mi sono piaciuti.
All'inizio, devo essere sincera, pensavo di stare per leggere la storia di Kal-El, di quando da Krypton è stato mandato sulla terra, poi mi sono ricreduta.
La scrittura è semplice e scorrevole, sembra che la storia sia raccontata da una mamma ai suoi figli prima di dormire.
I dialoghi sono molto presenti e a volte molto lunghi, ma sono verosimili e spontanei.
Non ci sono descrizioni troppo dettagliate, questo mi piace molto perchè lascia spazio alla fantasia del lettore, pur non tralasciando nulla di essenziale per lo svolgimento e l'evolversi della storia.
Una cosa però mi ha lasciata interdetta: perchè mandare la bambina con una navicella spaziale quando la mamma passa attraverso il portale? Non potevano mandarla in quel modo, e se non era possibile per un motivo specifico, perchè non specificarlo?
Nei primi capitoli c'è un alternarsi di scenari, da un capitolo all'altro, tra la realtà terrestre ed un mondo fantastico, Erasmen, che via via quasi si fondono tra di loro.
La protagonista cresce caratterialmente andando avanti con la lettura e diventa consapevole di sè stessa e delle sue potenzialità.
I personaggi sono un po' troppi per i miei gusti, ma sostanzialmente si riesce a stargli dietro.
È una storia che parla di amore e di coraggio, di amicizia e di orgoglio, di fato e di scelte.
Le dinamiche della narrazione mi son piaciute, viene dato molto più peso all'azione che al contorno.
Dall'epilogo si capisce che ci sarà un seguito e non vedo l'ora di leggerlo per conoscere il destino dei personaggi che, se devo essere sincera, già mi mancano un po'.
Grazie Veronica per avermi dato la possibilità di leggere il tuo lavoro e grazie per la bella avventura che mi hai fatto vivere.

2 commenti:

  1. Grazie mille per la recensione, Simona! Sono contenta che i libri ti siano piaciuti :) la questione della navicella in effetti non sei la prima che me lo segnala. C'è un motivo ben preciso per cui viene utilizzato quello come mezzo di trasporto, ma devo ammettere che non è spiegato esplicitamente. Il teletrasporto, su Erasmen, si può insegnare solo ai maghi di corte, per questo la madre di Hope chiede di essere portata da uno di loro, per essere sicura di raggiungere sua figlia al più presto.
    Nell'introduzione, l'Accademia viene attaccata di sorpresa dai nemici e l'unico mezzo presente nella scuola che potesse portare via la bambina da Erasmen era appunto la navicella.
    Ho voluto spiegartelo giusto per chiarirti il dubbio, però ammetto che è colpa mia che non l'ho spiegato con chiarezza :)
    Sono molto contenta, però, perché hai colto i temi fondamentali del libro!!! Hai ragione, ci sarà il seguito che sto scrivendo :)
    Grazie ancora!

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  2. Grazie del chiarimento, concordo che sarebbe stato più chiaro per il lettore se avesse letto questre spiegazioni.
    I librio comunque mi son molto piaciuti. Complimenti ancora!

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