..ma a me piace anche il cinema..

venerdì 3 marzo 2017

Jeiin (vol1) di Salvatore Maria Ilario Fichera

Buongiorno amici lettori!
Lo so, sto facendo la latitante ultimamente.. vi chiedo umilmente scusa!!!!
Oggi diamo spazio ad un nuovo esordiente.
Ho ricevuto questo volume qualche settimana fa e finalmente ho avuto modo di leggerlo.
Si tratta di una storia dalla bella trama, che tratta argomenti molto attuali e che tocca punti come l'egoismo, l'indifferenza sociale, il menefreghismo, che spesso sono difficili da esprimere, ma in questo caso sono sviluppati molto bene.
è un libro che parla anche di amicizia, di scelte e di tradimento, inteso nel senso più profondo del termine.
Come dicevo la storia è bella, i personaggi ben descritti e i dialoghi sono verosimili.
la struttura della narrazione non è sempre fluida: spesso la punteggiatura è un po' confusionaria e si incontrano un po' di errori. Il ritmo non è costante: la trama a tratti è molto veloce, a tratti molto lenta, a tratti avvincente.
Il progetto è originale e, tutto sommato, sviluppato discretamente. C'è ancora molto da lavorare ma, secondo me, la storia è molto particolare e l'autore, maturando, porterà avanti un ottimo lavoro.
Resto in attesa del secondo volume per vedere come si evolverà!!!
Si tratta di una lettura leggera indicata per ragazzi fondamentalmente, che vuole trasmettere dei valori importanti che, nella nostra società attuale, si stanno perdendo strada facendo.
Ringrazio l'autore per avermi dato la possibilità di leggere questa avventura!

11 commenti:

  1. Cosa penso? Penso di aver letto quasi tutte le recensioni di Simona e a mio parere risultano tutte uguali. Stesso modo di descrivere un libro, nessuna emozione, monotonia assoluta ed inutilità di linguaggio...nemmeno un pizzico di ironia salva il contenuto. Mi domando. Leggi il libro realmente oppure no? Non sento nessun trasporto in nessuna recensione. Forse lo si fa tanto per dire che si ha un blog.... Che voto do io al tuo lavoro? 1.
    E' sono stata buona :)

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  2. Caro, coraggiosissimo Anonimo,
    come sempre mi trovo qui a rispondere ai suoi commenti fuori luogo e sgrammaticati.
    I libri, con mio sommo dispiacere in alcuni casi, li leggo tutti per intero. Con mio sommo dispiacere perchè? Perchè, sovente, si incontrano autori (e sono buona a definirli tali), che hanno la presunzione di dover piacere a tutti, nonostante i loro lavori non siano neanche scritti in italiano (nonostante si presume lo siano), non accettano le critiche mosse nei loro confronti e si comportano come bambini di cinque anni (senza offesa per gli infanti) con il coraggio di un coniglio (senza offesa per i conigli).
    Il suo giudizio nei miei confronti è uno dei tanti, come il mio nei confronti dei libri che leggo. Il mio lavoro puó piacere come puó non piacere. Me ne farò una ragione, io.
    Però devo dire che capisco perché non trova stimolanti le mie recensioni: evidentemente non capisce quello che scrivo, perchè lo scrivo in italiano: l'accento sull'ultima "e" che ha scritto non ci va e dopo "mi domando" non ci va il punto, ma i due punti. Adesso può anche darmi della professoressa.
    La sua firma, caro coraggiosissimo anonimo, è inconfondibile!

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  3. Carissima Simona, quanto mi dispiace per lei. Così attaccata al punto, alla virgola e all'accento. Bene carissima Simona, le ricordo, che non sempre ciò che dice è realtà.
    Sgrammaticato il mio commento? Non mi pare proprio. Non sono una scrittrice e non penso di esserne capace, ma lei è brava in una sola cosa: nascondersi dietro questa punteggiatura( che poi Simona, un ripasso di grammatica dovresti farlo anche tu e non sto nemmeno a dirti dove. Facciamo un giochino: chi cerca trova).
    Un consiglio: vai oltre all'apparenza e trova la sostanza. Ti ricordo, che non sei una critica letteraria e allora invece di riempire le pagine di questo piccolo blog, con cattiveria gratuita, cerca di dare consigli, senza sputtanare nessuno(ops ho usato un termine che molto probabilmente non è accettato dalla Crusca. Mi fustigherò da sola nella mia cucina)
    Non sputare veleno su chi ha faticato tanto per scrivere,perchè si sa, la forza di gravità, di cui il nostro pianeta è soggetto, fa ritornare la cattiveria al mittente(sempre e comunque).
    Allora Simona, carissima Simona, dalla punteggiatura scattante e pronta ad offendere con le sue venature di sarcasmo, mica tanto velato, si faccia un bell'esamino di coscienza e consegni il suo curriculum alla MONDADORI, magari diventerà un editor :)
    Con i migliori auguri, l'anonima coraggiosa.

    p.s
    Un piccolo dettaglio che le è sfuggito(forse troppo assuefatta dalla punteggiature) io sono una donna. Lei usa il maschile impropriamente :)
    Spero che il mio intervento desisterà qualche autore self a sottoporsi alle sue torture.

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  4. Caro anonimo, trovo che le tue critiche non rispondano a realtà. Seguo regolarmente questo blog e Simona non si è mai permessa di denigrare gratuitamente il lavoro di nessuno. Si limita a fare ciò che fanno tutti i blogger: esprimere un parere sui testi che le vengono proposti.
    Se un libro contiene dei difetti di struttura e/o nell'uso della lingua, il problema non sta nel giudizio negativo ma nella preparazione dell'autore. Chi non è in grado di digerire un parere negativo, e sfruttarlo come occasione di miglioramento, non dovrebbe pubblicare un libro.
    Smentire il tuo giudizio è fin troppo facile, chiunque può leggere le altre recensioni pubblicate da Simona e rendersi conto di quanto tu sia fazioso.
    E per concludere, sei te che ti nascondi visto che commenti come anonimo.

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  5. Carissimo Alessandro, io ho solo espresso un mio modestissimo parere. Ho semplicemente sottolineato che, le critiche mosse dalla carissima Simona, sono tutte uguali e non coerenti tra loro. In una vuole la descrizione dettagliata, in un'altra non ama la descrizione dettagliata. In una ne giudica il linguaggio aulico e nell'altra critica un linguaggio semplice. Insomma non si capisce molto, da lettrice rimango confusa. Mi sono detta: se lei può giudicare un libro, io posso giudicare una recensione. Paese libero giusto?

    Sul mio stato anonimo dico: dato che non amo le ripercussioni personali, preferisco rimanere nell'anonimato.
    Visto il suo intervento, ho fatto più che bene. Molte persone non sanno ricevere giudizi negativi, necessitano quindi di sostenitori che spesso intervengono in malo-modo(non è il suo caso, carissimo Alessandro).
    Io ho esposto un parere e subito la carissima Simona ha baccagliato sulla mia punteggiatura, come se concorressi al premio strega. La voglia di sminuire una persona si denota da questi piccoli, ma significativi dettagli...

    Buona serata...

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    1. Caro anonimo, ho già detto come sia facile verificare la genuinità delle recensioni di Simona e non vale la pena aggiungere altro.
      In merito all'anonimato, tu dici di non volere ripercussioni ma vuoi essere la ripercussione per qualcuno che, invece, ci mette nome e cognome... dai...
      E che cosa mai potrebbe farti Simona? Un post denigratorio ad personam?
      Su, non scadiamo nel ridicolo.
      Mi ricordi tanto un autore di qualche tempo fa, prese male una recensione e si permise pure di fare minacce. E se scorri il blog di Simona non troverai nessun post dove ne parla...
      Buona serata anonimo

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  6. Carissimo Alessando, mi ritrovo nuovamente a scrivere ad un suo commento fuori tema.
    Non so di chi sia questo autore, non ho nemmeno la voglia di saperlo.
    Ho scoperto questo blog perché ero alla ricerca di un libro da far leggere a mio figlio.
    Tra le recensioni fatte della carissima e simpatica Simona, vi era una di un libro famoso che, da tempo, rientrava tra le mie grazie.
    Sono rimasta molto delusa dalla recensione.
    Lei(Sig Alessandro) vorrà sapere la motivazione( guardandomi con aria da superiore).
    Ecco quanto ho pensato, un pensiero semplice, il mio (visto che sono così ignorante da non sapere usare i punti come mi si faceva presente nei commenti in alto):
    In questa recensione vi era scritto solo che il linguaggio era semplice, che le storie erano belle e adatte ai bambini. Tutto qui.
    Ciò mi ha incuriosita. Ho dato uno sguardo alle altre recensioni e ho notato questa voglia di sminuire un po il lavoro altrui( posso interpretare come mi pare ciò che leggo? Ne avrò il diritto? Genuina in cosa?).
    Sono una persona che non ama le ingiustizie e purtroppo non riesco a stare zitta, lo so!
    Allora ho deciso di scrivere la mia.
    La carissima Simona mi ha subito attaccata per la punteggiatura. Bene!
    La frase era questa:
    " Mi domando. Leggi il libro realmente oppure no? "
    Mi è stato detto, dalla gentilissima Simona( che non si è espressa sul mio commento negativo mettendosi in gioco, ma bensì, mi ha subito attaccata) che il punto non ci sta bene, ma ci vanno i due punti. Io dico che non è così.
    Il punto va a marcare la mia riflessione.
    "Mi domando. (pausa di riflessione amletica) Leggi il libro realmente oppure no?"
    Per me non è un errore. E' un interpretazione differente che la punteggiatura permette di fare.

    Ora ritorno su questa recensione.
    Leggendola io non capisco la trama del libro( l'autore avrà lavorato su una trama? Almeno diamo modo di capire di cosa parliamo)
    Dalla recensione dovrei capirla e invece io di questo libro posso dire: che bella la cover.
    Affronta in modo egregio delle tematiche difficili da descrivere, dice, ma in che contesto le inserisce?
    La trama è bella. Ok, ancora, ma di cosa tratta? Di che genere è? Della struttura poco me ne cala. Il personaggio è maschile, femminile oppure bisex? Chissà!
    Faccio anche io una parentesi sulla punteggiatura.
    Ci sono tanti punti esclamativi che non servono.
    Sporcano il testo e non sono funzionali al tono ironico che si vuole dare.
    L'ironia è scaturita da una frase arguta, non dai punti esclamativi.

    Detto ciò,io esprimo un mio parere e continuerò a farlo, anche in altri blog dove vedo questo scempio.
    Una critica negativa va accettata giusto?

    Ripeto tenete ben aperti gli occhi, autori self.
    Faccio riferimento a loro perché quelli famosi, non se ne fregano più di tanto, in quanto protetti dalle CE.

    Notte carissimi, qui concludo, a meno che non mi chiamerete nuovamente in causa.

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  7. Come specificato sulla descrizione del blog, sulla homepage e in molte delle mie recensioni, la trama non è un argomento che tratto: sarei lo stereotipo di tutti i blog in circolazione e non mi piace. Detto questo mi permetto, caro anonimo, di darle ragione su un punto fondamentale: si tratta di un parere personale ed IO non mi offendo se qualcuno giudica pessimo il mio lavoro. L'italiano, caro anonimo, quello è insindacabile: non esistono dubbi amletici che possano giustificare un tipo di punteggiatura piuttosto che un'altra.
    Mi dispiace che le mie recensioni non le piacciano, ma conosco perfettamente il motivo del suo risentimento nei miei confronti, nonostante lei si nasconda dietro una identità fittizia, ma può tranquillamente evitare di leggerle se la urtano tanto. Se un autore self si fa dissuadere (non desistere, questo ci tengo che sia chiaro, visto che porto la nomina di professoressa) da una serie di commenti infondati (basta leggere le mie recensioni per smentirla), allora preferisco non recensire il suo lavoro, perchè mi troverei davanti un altro anonimo con cui sprecare molto del mio tempo. Detto questo, chiudo qui la discussione che, come detto, mi ha portato via già troppo tempo. Lei è libero di commentare ancora con accuse infondate, cattive e stupide (si, ho detto proprio stupide, ora mi denunci pure come aveva promesso di fare per la recensione al suo libro), ma da parte mia ci sarà una sommaria lettura ai suoi commenti, una sonora risata ed una breve preghiera, affinchè i lettori del mio blog, non siano neanche minimamente vicini alla sua levatura intellettuale.
    Grazie del suo contributo e delle risate chemi ha fatto fare in questi giorni! Ammiro la sua caparbietà e mi dispiace per il suo scarso senso della realtà.

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  8. Ancora una volta mi sento chiamare in causa.
    Carissima Simona è lei che mi ha offesa dicendo che non capisco l'italiano. Le critiche negative non le piacciono.
    Per inciso le sue recensioni sono così poco professionali che non sto a perdere altro tempo a spiegarle il perchè.
    Non so di che parla quando mi associa a questa persona, ma sinceramente se lei offende senza colpo ferire, forse un esamino lo dovrebbe fare.
    Detto questo non si permetta di dire che non conosco l'italiano, ma chi si crede di essere.
    Un bagno di umiltà.
    Anche io mi sono divertita. Soprattutto quando ha chiamato la Rowling, zia. Sono morta dalle risate.
    Adios

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    1. Anonimo, mi sa che mi devo scusare.
      Tu e quell'autore forse non siete la stessa persona, anche se il vostro stile è lo stesso.
      Non siete la stessa persona, anche se avete usato lo stesso insensato accanimento.
      Non siete la stessa persona, anche se dimostrate di fare accuse prive di fondamento.
      E, anche se non siete la stessa persona, voglio lasciare qua un messaggio per quell'autore nel caso passasse di qua.
      Ho mantenuto la promessa.

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